Io non sono un produttore di aglio, nemmeno un venditore di
aglio; però amo l’aglio, ma non me ne sono mai accorto. Mia madre metteva
l’aglio nel condimento della pasta, nelle pietanze, nelle verdure cotte. Così
faceva anche mia nonna. Mia moglie ha imparato a cucinare dalla sua mamma;
entrambe, la mia e la sua, polesane.
Io non so cucinare. Ma occupandomi di diabete conosco bene l’argomento.
Ho prodotto il video che presento con la raccolta di ricette
copiate dal sito web del “Consorzio di Tutela dell’Aglio Bianco Polesano D.O.P.
https://www.agliodop.eu/come-gustarlo/.
Ci sono altre ricette nel web, locali o regionali, altre anche se adattate per
essere tali sono ricette nazionali: ad esempio quella più popolare degli
spaghetti all’aglio, olio, peperoncino. Ho scelto queste perché contengono
anche la valutazione nutrizionale rispetto alla Dieta Mediterranea, argomento
che ci consente di raccomandare questi piatti a tutte le persone, anche a
quelle con diabete. Le ricette dove i grassi sono di origine animale, esempio contengono
burro, non vanno bene quando non si può sostituire il burro con l’olio extra
vergine d’oliva. Si tenga presente anche che la salubrità dei piatti richiede
sia la qualità degli ingredienti, che riguarda i singoli prodotti impiegati,
che la quantità assunta individualmente. Il cibo buono si fa mangiare, ma poi
si trasforma in calorie e quelle non consumate in “pancetta” o “coscie”.
L’aglio, un prodotto comunissimo coltivato da sempre in
Polesine, che tutti usano perché il suo sapore nel cibo piace. Ma quante
persone, non pratiche di cucina, si interessano di quello che avviene in
cucina? Forse non è più così da quando la TV ha scoperto la cucina e tutti i
canali popolari offrono trasmissioni, alcune con molto successo. In alcune,
conduttori ed ospiti, hanno parlato di aglio, presentandolo come “Elisir di
lunga vita”, elencando le sue innumerevoli qualità in grado di combattere
alcuni malanni e malattie, ma utilizzato nelle ricette in piccole dosi, quel
tanto di dare gusto al cibo, mai come “prodotto medicina”.
Quante persone conoscono i molteplici benefici dell’aglio?
Elenchiamo quelli che appaiono nella letteratura:
Come prima constatazione la seguente: l’aglio ha ottime
proprietà per l’intero pool benefico di nutrienti dei quali è ricco, tra i quali
troviamo: calcio, potassio, magnesio, folati, vitamina C, provitamina A,
vitamine B1 e B2, vitamina PP.
In tutti gli articoli letti non manca l’accenno alle sue
proprietà terapeutiche. L’aglio avrebbe un potere terapeutico conosciuto già da
millenni, per cui è utilizzato nella medicina cinese e anche ayurvetica. Si
tratterebbe di un alleato della salute nei cambi di stagione, in particolare
quando autunno e inverno portano con sé i primi malanni. molto ricco di
sostanze salutari, la più importante delle quali è l’allicina, principio attivo
che conferisce all’aglio le sue proprietà antibiotiche e antibatteriche.
Scopriamo, allora, perché fa bene e come mai è considerato
un antibatterico e un antibiotico naturale.
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DEPURATIVO
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L’aglio ha un potere detossinante e agisce da
chelante, legandosi ai metalli che si depositano nel fegato e nei reni e
favorendo la loro eliminazione.
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ANTIBIOTICO
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È un potente battericida, motivo per cui è un
ottimo aiuto in caso di infezioni delle vie aeree, ad esempio in caso di
catarro. Inoltre, rafforza il sistema immunitario e agisce anche da
antimicotico.
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ANTISETTICO
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Il potere dell’aglio è molto utile anche contro
le infezioni e i disturbi dell’intestino, agendo contro crampi, dissenteria e
anche parassiti.
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ANTITUMORALE
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L’assunzione regolare di aglio sembra svolgere
un’azione preventiva nei confronti dei tumori, in particolare quelli che si
sviluppano a causa dell’accumulo di sostanze tossiche nella flora intestinale,
motivo per cui viene generalmente inserito tra gli alimenti della dieta
anticancro.
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ANTIOSSIDANTE
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L’aglio ha proprietà benefiche per il cuore e
per tutto l’apparato cardiocircolatorio. Infatti, regola la pressione
sanguigna, contrasta l’ipertensione, il diabete e il colesterolo alto.
Per beneficiare al meglio delle proprietà terapeutiche
dell’aglio andrebbe consumato crudo, come fosse un integratore, assumendone 4
grammi al giorno (del prodotto aglio o dei principi attivi?). Il papà di mia
moglie, Cavaliere di Vittorio Veneto, che ha partecipato alla I guerra
mondiale, lo mangiava con il pane biscotto. Negli anni della mia infanzia il
“pan biscotto” non mancava a nessuno nelle campagne, dove chi vi abitava era un
po' più fortunato perché aveva di che vivere. Invece nelle città esisteva la
borsa nera dove quei pochi cibi che c’erano venivano acquistati a caro prezzo,
perché con la tessera annonaria si riceveva poco e niente e mica subito,
bisognava aspettare gli arrivi mensili, e spesso bimensili. Ai forni si
facevano lunghe code per aspettare la distribuzione; alcuni si piazzavano
davanti al negozio alle 4 di mattina, quand'era ancora notte. Per fortuna in
casa mia non è mai mancato nulla; il mio papà, allora fornaio, portava a casa
il pane fresco tutti i giorni, regolarmente quello “nero”, cioè integrale, come
era obbligatorio produrlo allora. Non mancava nemmeno quello biscotto, perché
all’inizio della II guerra mondiale, ci siamo trasferiti in campagna, dove
c’era un forno a legna per produrre il pane. E nell’orto il proprietario della
casa produceva ortaggi, vino, mais ed anche aglio che essiccava e conservava
appeso al soffitto, con i salami che faceva con il maiale che allevava in fondo
al cortile.
Ho divagato; torniamo all’aglio e alle sue proprietà.
Certo, l’aglio piace perché conferisce gusto al cibo, ma le
conseguenze sull’alito sono terribili. La pesantezza dell’alito è dovuta alla
liberazione dell’allicina che produce anche le difficoltà di digestione. ma ci
sono rimedi post, consumando dopo il pranzo o la cena una mela cruda, succo di
mela o una mela cotta; della lattuga cruda o cotta; delle foglie di menta o
succo di menta e del tè verde. Si possono limitare i sintomi con altri trucchi,
ad esempio eliminando la parte più interna dell’aglio e masticando un chicco di
caffè dopo i pasti che lo contengono.
È sconsigliato in gravidanza e allattamento, ma anche in
persone con l’intestino sensibile che soffrono di gastrite o ulcera. Infine,
può interagire con alcuni farmaci, per cui per ogni dubbio è sempre bene
rivolgersi al proprio medico di fiducia.
Il medico, “SI”, sempre, in ogni caso ci siano veramente i disturbi e
malattie elencate, perché la medicina e la farmacologia moderna è basata su
studi e test su grande scala, i cui risultati sono confermati scientificamente
e pubblicati su prestigiose riviste; mentre gli integratori naturali, se pur
contenenti principi attivi salutari per l’organismo umano (tutti i cibi ne
contengono) non possono da soli essere assunti per contrastare le malattie e, comunque,
devono essere assunti se ne è accertata la necessità.
Rispondendo alla domanda del titolo confermo il mio amore
per l’aglio, il cui utilizzo sia limitato in cucina e non sia spacciato per
ricetta “miracolosa”.
Pino Schiesari