martedì 30 aprile 2019

UN GRANDE SERVIZIO DIVULGATIVO DI ASSODIABETICIROVIGO

“Assodiabeticirovigo”  https://assodiabeticirovigo.blogspot.com/  

è il blog dell’Associazione Diabetici di Rovigo in ambiente GOOGLE, che ha diffusione mondiale.



  È lo strumento che consente all’Associazione di pubblicare articoli, foto e video che riguardano prevalentemente argomenti di prevenzione della malattia e delle sue complicazioni.
Gli articoli del blog vengono poi pubblicati in FACEBBOK, nella Pagina dell’Associazione  https://www.facebook.com/assodiabeticirovigo/  
Il tutto è riassunto nel sito web generale https://www.diabeterovigo.it/ .

Gli argomenti vengono poi condivisi in decine di altri gruppi e pagine FB. Tutti i giorni, alcuni degli articoli pubblicati, che contengono testo, video e foto, sono visitati con medie altissime di numero di pagine aperte. Nel complesso oltre 10.000 ogni mese. Infatti, alla data odierna, sono circa 192.000 pagine aperte in 18-19 mesi.

Questi rilevanti numeri contraddicono la scarsa partecipazione delle persone con diabete alle iniziative di prevenzione dell’Associazione. 


Le ragioni di tale comportamento sono facilmente intuibili: l’età avanzata, i problemi della malattia diabetica e, forse, l’errato convincimento che sia sufficiente essere seguiti dagli specialisti del “Centro”. Tralasciamo le motivazioni di quelle persone che si ritengono sane e di quelle che non sanno di essere a rischio o di avere il diabete; queste subiscono il comune convincimento che sottovaluta la pericolosità del diabete.  

Non è condivisibile la motivazione delle persone seguite dal Centro; innanzitutto perché le visite sono di carattere specifico e, purtroppo, limitate nei tempi di udienza, con eccezioni ai casi più gravi; inoltre, il CUP fissa visite con ritardi di mesi rispetto alle richieste dei medici di base, causa comune della sproporzione del rapporto specialisti, numero degli assistiti, in continuo aumento.   

La partecipazione ad incontri pubblici tematici, nei quali i relatori sono degli insigni esperti, è un dono che non merita di essere rifiutato e supplisce alle difficoltà del sistema.

È un dono anche la disponibilità che viene offerta dai siti web che si occupano di diabete, compresi quelli dell’Associazione. Molti dispongono del computer, ma sicuramente sono molto più numerose le persone che dispongono di uno smartphone, oggetti molto tecnologici e non semplici per chi li usa solo come telefonini; in questo caso le persone anziane possono farsi aiutare dai membri più giovani della famiglia.

In questo “post” abbiamo messo la foto di come appare il blog nel PC e nello smartphone; inoltre, riproponiamo l’intera pagina dedicata al tema IL MIO DIABETE, pagina presente nel menù di testa.





IL MIO DIABETE – 12 VIDEO IN UNICO FILE
E GLI INDIRIZZI DEI VIDEO 
CON GLI  ARGOMENTI SEPARATI   

La collana “IL MIO DIABETE” di diabete Italia trasformata in video con musica dall’Associazione Diabetici di Rovigo. Si tratta di dodici libretti che riassumono le informazioni principali su altrettanti temi-chiave della terapia e della vita con diabete.

In internet, gli originali si trovano a questo indirizzo: 

Ogni libretto è stato da noi trasformato in video autonomo  ed è stato inserito in questa Playlist:  

IN QUESTA PAGINA ANCHE I LINK PER APRIRE SINGOLARMENTE GLI ARGOMENTI CHE INTERESSANO

Noi dell’Associazione Diabetici pur nella consapevolezza che poche persone anziane siano in possesso di computer e siano in grado di guardare questo tipo di realizzazioni, insistiamo nell’uso di questo strumento, nella speranza e convinzione di essere aiutati dai familiari e dagli amici delle persone ammalate, che pur non essendolo  amano i loro cari e li aiutano nella gestione della malattia. I post dell’Associazione hanno il principale scopo di diffondere al massimo  le informazioni per educare e per prevenire  la malattia e le sue complicazioni se trascurata.


clicca l'immagine per aprire il video unificato



I SITI WEB DELLA
ASSOCIAZIONE DIABETICI DI ROVIGO

DIABETEROVIGO.IT -  È un sito statico tradizionale con una pagina principale ed altre pagine. Nella pagina principale ci sono vari argomenti di carattere generale e il collegamento agli altri siti web dell'Associazione - Nella testata il motto "CONOSCERE X PREVENIRE"

https://www.diabeterovigo.it/



IL BLOGSPOT - https://assodiabeticirovigo.blogspot.it/

Il blog in ambiente “google”, sostituisce il tradizionale sito internet, con le pagine istituzionali: chi siamo, mission, iscrizioni, il centro antidiabetico, la fand, ecc. …  nella pagina “home”, mettiamo i post con le notizie e le comunicazioni importanti in tema di diabete – tutti i post sono visibili anche con i telefonini.e’ gestito da amministratori soci dell’associazione - e’ visibile in tutto il mondo

È uno strumento che consente all’associazione di comunicare con immediatezza notizie, immagini e video ai propri “fans”, che possono essere anche non iscritti all’associazione. per divenire “fans”  e’ sufficiente  cliccare “mi piace” sulla pagina. viene implementata con i post contenenti immagini, notizie, video, comunicati, ecc. da parte di amministratori nominati dall’associazione. –
È visibile (anche con i telefonini) da parte di tutte le persone che sono registrate personalmente  in “facebook”. temporaneamente e’ stata disabilitata la facolta’ dei visitatori e fans di postare propri commenti ai post degli amministratori.



IL "GRUPPO POLESANO DIABETE" 

https://www.facebook.com/groups/diabetepolesine/

Provvisoriamente è un gruppo pubblico – tutti possono chiedere l’iscrizione e tutti possono pubblicare post e commenti, rispettando il regolamento – ma devono essere personalmente iscritti a facebook – è amministrato da amministratori nominati dall’associazione.
È uno strumento che consente qualsiasi tipo di comunicazione da parte dell’associazione e il dialogo fra le persone interessate al diabete ed alla prevenzione delle complicanze.

Per non confondere il gruppo con l’associazione è stato assegnato il nome “diabetepolesine”

domenica 28 aprile 2019

LA SINTESI DELLA LEZIONE SULL’AUTO CONTROLLO GLICEMICO


AUDITORIUM OSPEDALE DI ROVIGO 
27 APRILE 2019



In occasione dell’Assemblea Annuale dei Soci dell’Associazione Diabetici di Rovigo, incontro educativo sul diabete presso l’Auditorium dell’Ospedale di Rovigo. L’autocontrollo glicemico strutturato. Opportunità di partecipazione del paziente alla cura del diabete di tipo 2.

Una lezione a tutto campo quella di ieri, sabato 27 aprile, del dottor Francesco Mollo, diabetologo, Responsabile del Centro Antidiabetico di Rovigo. La base del rapporto fra medico e paziente in una malattia che richiede da parte del paziente non solo l’assunzione delle medicine. È emerso un importante chiarimento: l’autocontrollo è utile al paziente ed è essenziale per il medico. che devono entrambi saper interpretare i dati e, conseguentemente, devono decidere cosa fare. Ma è necessario che il paziente esegui l’autocontrollo, compili il diario e segua le indicazioni ricevute. Ecco in cosa consiste la partecipazione del paziente alla cura del Diabete.

L’autocontrollo glicemico quotidiano è indispensabile per i pazienti con diabete tipo 1 e con diabete tipo 2 insulino-trattati. L’autocontrollo domiciliare, con diversa frequenza di misurazione, è utile per tutte le altre persone con diabete che abbiano ricevuto informazioni per interpretare il dato glicemico in modo da sapere sempre di più sul proprio diabete.

 Nel diabete non insulino-trattato non conta tanto la frequenza dei controlli ma la loro capacità di aprire più ‘finestre’ possibili sul proprio equilibrio. I controlli della glicemia non vanno fatti a caso
e nemmeno sempre e solo alla stessa ora. a volte, nel diabete tipo 2, basta fare le misurazioni solo qualche settimana all’anno. Per questo motivo, lo schema delle misurazioni deve essere concordato con il diabetologo e si deve tenere diligentemente il diario. Esempi di schemi strutturati: a coppie, a scacchiera, a curva glicemica. Un grande impegno, ma necessario.


Molti gli interventi dei presenti con domande, specialmente riguardanti i valori alti della glicemia che generano paure ed apprensioni. A tutti la risposta del dott. Mollo: una glicemia ‘alta’ non è un brutto voto a scuola. È un indizio su cui ragionare, cercando di capire le cause per imparare di più sul proprio diabete. Ciò che conta è la media delle glicemie, non di un solo giorno, ma di tre-quattro mesi. Utile è il controllo dell’emoglobina glicata due volte l’anno per il diabete di tipo 2 non insulino trattato, 4 volte l’anno per chi è controllato con l’insulina. Ma attenti, la media dipende da molti fattori, alcuni dei quali hanno spiegazioni e sono controllabili.

ALCUNE IMMAGINI DELL'EVENTO:

















martedì 16 aprile 2019

ROVIGO - AUTOCONTROLLO GLICEMICO STRUTTURATO - 27 APRILE 2019

AUDIUTORIUM OSPEDALE DI ROVIGO




1) 
ore 9.30 Assemblea annuale dei Soci della Associazione Diabetici di Rovigo

2)   




IL VIDEO DELL'ASSOCIAZIONE DIABETICI DI ROVIGO

Oltre la metà del video contiene i testi del libretto n.11 di Diabete Italia della serie "IL MIO DIABETE", con lettura in automatico con chiara voce femminile. Nell'ultima parte ci sono istruzioni per l'auto calcolo della media glicemica e dei valori dell'emoglobina glicata, oltre ad una tabella di conversione dei valori, ottenuta con lo stesso metodo. Tutti sono in grado di eseguire le operazioni aritmetiche apprese alla scuola elementare, senza bisogno di computer, calcolatrici ed altro; ma è necessario l'impegno nell'autocontrollo, che deve essere "strutturato", come insegnerà il diabetologo. (Autore del video: Pino Schiesari)



DI SEGUITO I TESTI DI DIABETE ITALIA:

MISURARE LA GLICEMIA


PAGINA  2 
INTRODUZIONE.

  • Perché è importante misurare la glicemia?

L’automonitoraggio, o autocontrollo glicemico, consente alla persona con diabete di gestire la sua condizione. 
Potendo misurare da solo in qualsiasi momento la variabile chiave del diabete, la persona può diventare un esperto e un protagonista della cura.
Deve però avere le conoscenze necessarie per riflettere sul dato glicemico e agire di conseguenza.


  PAGINA 3
PRESCRIZIONE

  • Chi può e chi deve controllare la glicemia?

L’autocontrollo glicemico quotidiano è indispensabile per i pazienti con diabete tipo 1 e con diabete tipo 2 insulinotrattati.
L’autocontrollo domiciliare, con diversa frequenza di misurazione, è utile per tutte le altre persone con diabete che abbiano ricevuto informazioni per interpretare il dato glicemico in modo da sapere sempre di più sul proprio diabete.



PAGINA  4
LIMITI ALLA PRESCRIZIONE

  • La ASL mi passa poche strisce, come faccio?

Nel diabete non insulinotrattato non conta tanto la frequenza dei controlli ma la loro capacità di
aprire più ‘finestre’ possibili sul proprio equilibrio. I controlli della glicemia non vanno fatti a caso e nemmeno sempre e solo alla stessa ora. a volte, nel diabete tipo 2, basta fare le misurazioni solo qualche settimana all’anno.
Chiedete al medico uno schema di autocontrollo.


PAGINA  5
AUTOCONTROLLO STRUTTURATO

  • Cosa significa "controllo strutturato"?
Significa organizzato secondo degli schemi: lo schema ‘a coppie’ misura la glicemia prima e dopo un evento che potrebbe influenzarla (un pasto o una camminata). 
Nello schema ‘a scacchiera’ si effettua una coppia ogni giorno (lunedì prima e dopo colazione, martedì prima e dopo la palestra, ecc.). 
Lo schema ‘a curva glicemica’ prevede 5 misurazioni nello stesso giorno.



PAGINA  6
SCHEMI DI MISURAZIONE

  • Io uso insulina, quando devo misurare la glicemia?

La persona che usa insulina o sulfaniluree dovrebbe misurare la glicemia 3-5 volte al giorno e ogni volta che avverte qualcosa di strano. 
I controlli vanno moltiplicati durante le malattie, gli stati febbrili e dopo dei traumi.
Sopore, stanchezza, cali temporanei della vista possono essere segno di iperglicemie
mentre fame e nervosismo possono indicare ipoglicemie.


PAGINA 7
DIARI GLICEMICI

  • Vale la pena di tenere un diario glicemico?

Certamente sì. 
Nel diabete è importante la variabilità delle glicemie. Un diario glicemico ricco di misurazioni prese a ore diverse nel diabete tipo 2 (e prima e dopo ogni pasto e ogni iniezione nel diabete insulinotrattato) consente al Diabetologo di personalizzare la terapia, oltre a dare informazioni precise al paziente per un continuo miglioramento.


PAGINA 8
COME FARE

  • Come si esegue concretamente l'autocontrollo?

È molto semplice: si monta un ago, detto lancetta, sul pungidito e lo si applica sul polpastrello. Premendo un pulsante esce una microgoccia di sangue che viene apposta su una striscia reattiva. Questa viene letta da un glucometro che visualizza e memorizza la glicemia.
Si può misurare la glicemia ovunque e in ogni momento.

PAGINA  9
COME REAGIRE

  • Cosa devo fare se leggo un dato sballato?
Nelle persone che usano insulina se la glicemia è sotto 90 mg/dL (ipoglicemia) occorre subito
assumere zuccheri. Se supera i 300 mg/dL vale la pena di misurare anche i chetoni nel sangue.
C’è un concetto però che vale per tutti: una glicemia ‘alta’ non è un brutto voto a scuola.
È un indizio su cui ragionare, cercando di capire le cause per imparare di più sul proprio diabete.


PAGINA  10
EMOGLOBINA GLICATA

  • Cosa vuol dire HbA1c e cosa c'entra con la glicemia?

L’emoglobina glicata (hba1c) misura la ‘media’ del controllo glicemico nei due-tre mesi precedenti. deve essere misurata almeno due volte l’anno nelle persone con diabete tipo 2, e quattro volte l’anno nelle persone trattate con insulina o scompensate. i livelli ‘ideali’ variano da persona a persona.
Più l’emoglobina glicata è alta, maggiore è il rischio di complicanze.


PAGINA  11
CGM

  • Cosa sono i sensori, possono servire?
La misurazione in continuo della glicemia (in sigla inglese CGM) rileva la glicemia più volte ogni ora
attraverso dei sensori posti sulla pelle. Nelle persone trattate con insulina può contribuire a ridurre le ipoglicemie e può essere di utilità nel ridurre l’emoglobina glicata in persone molto ben formate, soprattutto se usano il microinfusore.


IL CONTROLLO DELLA GLICATA


SI PUO' FARE ANCHE MANUALMENTE






domenica 14 aprile 2019

IL POLESINE DIFENDE I SUOI OSPEDALI

IL POLESINE IN RIVOLTA PER PROTESTARE CONTRO I TAGLI DELLA REGIONE VENETO


Non siamo cittadini di serie B, 

garantiteci il diritto alla sanità


DA RAINEWS - VIDEO



DA ROVIGOOGGI.IT



DA ROVIGO [IN] DIRETTA


sabato 13 aprile 2019

DIABETE - IL RUOLO CENTRALE DEL MEDICO DI FAMIGLIA






Silvestro Scotti è segretario generale nazionale della Federazione italiana medici di medicina generale. Nel recente Congresso della Fimmg, ha dichiarato che “Continuerà il nostro impegno su temi di importanza strategica, come il superamento dell’attuale impostazione dei piani terapeutici, per farmaci ormai di primo impiego nell’area della medicina generale. Ai medici di medicina generale attualmente è impedito di prescrivere questi farmaci, senza nessuna evidenza scientifica.”


Immagini estratte dall’intervista, pubblicata in You Tube il 20 feb 2019





I PROBLEMI DEL SISTEMA SANITARIO RIGUARDANTI LA CURA DEL DIABETE

NON ANCORA REALIZZATA L’INTEGRAZIONE 

FRA MEDICO DI FAMIGLIA 

E SPECIALISTA NELLA PRESCRIZIONE DEI 

FARMACI INNOVATIVI (INCRETINE)

 PER IL DIABETE.


ü Il medico di famiglia gestisce il 60 per cento dei malati di diabete, ma non dispone di tutti gli strumenti;


ü Il medico di famiglia supporta il paziente nello stile di vita, nell’alimentazione e nell’attività fisica, ma non può prescrivere i così detti farmaci innovativi (che ormai non sono più tali), unico caso in Italia;

ü I pazienti sono costretti a lunghe attese per inutili e burocratiche visite specialistiche e trasferimenti in Centri Antidiabetici lontani dalla loro residenza;

È necessario cambiare i modelli organizzativi

IL VIDEO




Il contenuto dell’intervista (da noi trascritto e punteggiato):

Il contenuto dell’intervista (da noi trascritto e punteggiato):
Il ruolo del medico di medicina generale, nei riguardi delle persone con diabete, è un ruolo a mio avviso, determinante, considerando che il paziente diabetico, oltre a quelle che sono gli approcci terapeutici di tipo farmacologico, ha soprattutto bisogno di supporto, rispetto alla variazione degli stili di vita, alla gestione, quindi, dell'alimentazione e dell’attività fisica.
In recenti studi dell'istituto superiore di sanità, si è dimostrato che non c'è nessun altro medico, che il medico di famiglia, che sia capace di impattare su questi valori, per la popolazione in generale, e quindi ancora di più per un paziente; per cui, quella parte può essere quasi determinante, quando è la terapia farmacologica che lo aiuta a mantenere sotto controllo la patologia.
 In Italia, ahimè, esistono delle limitazioni nella prescrizione dei farmaci orali per il diabete, in particolare per quelli che sono detti farmaci innovativi per il diabete, le INCRETINE e quant'altro.  Questo è un caso unico in Europa e, a mio avviso, viene mascherato come un valore relativo alla sicurezza del farmaco; di fatto queste limitazioni sono legate al controllo sulla sicurezza all'introduzione del nuovo farmaco. Il problema è che, per molti di questi farmaci, stiamo arrivando ormai a scadenza del brevetto. È abbastanza ridicolo che, praticamente, un farmaco arrivi a scadenza di brevetto e sia ancora controllato in qualche modo sulla prescrizione, per cui sia prescrivibile esclusivamente dallo specialista, costringendo molte volte i pazienti a recarsi, semplicemente per una pratica amministrativa, da uno specialista e, probabilmente, ad allungare anche le liste d'attesa.
 Secondo il nostro sondaggio, il 60 per cento dei pazienti diabetici è gestito nei nostri ambulatori. È importante a questo punto cambiare i modelli organizzativi, che vedono separati la medicina generale dalla diabetologia.
 Il paziente diabetico ha bisogno di una gestione integrata, quindi ha bisogno di una gestione che integri lo specialista col medico del territorio, e viceversa; e quindi è importante che questi soggetti si parlino in maniera costante.  
In fondo il diabetologo è un alter ego specialista del medico di famiglia, perché nell'ambito della specialistica, è il medico che non affronta il paziente esclusivamente con un approccio d'organo o di patologia, ma con approccio che è molto simile alla medicina di famiglia, che però oggi, proprio per queste limitazioni, sulla prescrizione e sull'accesso ad alcuni percorsi terapeutici, sta creando conflitto tra le categorie e non quella giusta integrazione che, invece, al paziente serve.  
Stiamo lavorando con il fine di mettere intorno a un tavolo le associazioni degli specialisti delle associazioni dei medici di famiglia e le associazioni dei pazienti diabetici, che devono prendere coscienza di questa soluzione, che forse è la cosa migliore che serve per curare.

Pino Schiesari



Una immagine del Congresso di Ottobre ‘18






mercoledì 10 aprile 2019

TECNO DIABETE - LECTIO MAGISTRALIS




TECNO - DIABETE  /  LECTIO MAGISTRALIS

DR. FRANCESCO MOLLO 

RESPONSABILE CENTRO ANTIDIABETICO DI ROVIGO



ORGANIZZAZIONE  
DELL'ASSOCIAZIONE DIABETEICI DI ROVIGO












In Veneto ed in Italia è in atto una profonda trasformazione nell’assistenza e cura delle varie forme di diabete; innovazioni che si basano sulla tecnologia, che richiedono l’impegno e competenza professionale del personale infermieristico e dei medici specialisti. 

Questa, che è una vera e propria rivoluzione, richiede altresì, l’impegno dei pazienti (e dei familiari se necessario) che devono apprendere le tecniche dei sensori e dei microinfusori e che devono saper fare il calcolo dei carboidrati.  

Non più, quindi, le centinaia di buchi sulle dita, sostituiti da un “SENSORE” e non più i buchi sulla pancia per le iniezioni di insulina che saranno sostituiti dal "MICROINFUSORE".


Una  applicazione presso il Centro Antidiabetico di Rovigo

Naturalmente, la maggior parte dei diabetici di tipo 2, in sola terapia farmacologica, non avrà bisogno delle nuove tecnologie, ma avrà ugualmente a disposizione la parallela evoluzione delle terapie orali e sarà confortato dell’esistenza dei nuovi apparecchi nell’eventuale passaggio alla terapia insulinica in caso non sia più sufficiente quella orale.

Questo è stato il tema dell’incontro di sabato 6 aprile ’19 avvenuto presso l’Ospedale di Rovigo, relatore il Dott. Francesco Mollo, Responsabile del Centro Antidiabetico di Rovigo ed organizzato dall’Associazione Diabetici di Rovigo. All’argomento, è stato associato il controllo gratuito della glicemia con tradizionali glucometri.

I partecipanti, anche se non molto numerosi dato il carattere specialistico - divulgativo hanno seguito la lezione con molto interesse, ponendo domande durante e dopo la proiezione delle diapositive.

Di seguito una sintesi della lezione nel video. 




I SENSORI

In queste prime immagini pubblichiamo le immagini estratte dal sito web della Società Abbott.  Il sensore ha una durata di 14 giorni e costa € 59,90, ma inizialmente bisogna munirsi anche del lettore, che costa altri 59,90 euro. Sensore e lettore, per gli aventi diritto, sono a carico della Regione.


Chi ha diritto?
Bambini/adolescenti dai 4 ai 17 anni; Pazienti adulti in terapia con microinfusore;
Pazienti adulti in terapia insulinica "basal bolus" che effettuano abitualmente 5 o più determinazioni di glicemia al giorno

A CHI RICHIEDO LA PRESCRIZIONE?
Al diabetologo di un servizio di diabetologia pubblico o accreditato

DOVE RITIRO IL PRODOTTO?
Presso le Farmacie pubbliche e private convenzionate in Distribuzione per Conto



Riferimento Normativo (Veneto)

Deliberazione della Giunta Regionale n.547 del 28 Aprile 2017
“Erogazione dei dispositivi di automonitoraggio della glicemia che adottano il sistema FGM (Flash Glucose Monitoring)".
Art.53, l.r. n.30 del 30 dicembre 2016 - Collegato alla legge di stabilità regionale 2017 - DGR/CR n.26/2017.


GLI ESEMPI DI COME E DOVE SI INDOSSA




DUE ESEMPI DEI RISULTATI - CIASCUNO RIGUARDA DUE SETTIMANE
SONO EVIDENZIATE L'EMOGLOBINA GLICATA, LA GLICEMIA MEDIA, IL NUMERO DEGLI EPISODI DI GLICEMIA TROPPO BASSA 
E INFINE IL NUMERO DELLE SCANSIONI EFFETTUATE. 




altri esempi di sensori

I MICROINFUSORI
Il microinfusore è una piccola pompa delle dimensioni di un mazzo di carte da gioco che consente la somministrazione dell’insulina come infusione basale continua di entità variabile nei diversi momenti della giornata, alla quale si sovrappongono boli rapidi in occasione dei pasti.
La terapia insulinica con microinfusore è indicata nei pazienti con diabete di tipo 1 e tipo 2 in cui la terapia insulinica a iniezioni multiple non consente di raggiungere e mantenere un controllo metabolico adeguato in termini di valori di emoglobina glicata e frequenza di ipoglicemie. La motivazione al buon controllo metabolico è la ragione principale perché un paziente decida di provare la terapia insulinica con microinfusore. Nel caso di donne giovani spesso la terapia con microinfusore viene iniziata in previsione di una gravidanza.
Quando un paziente decide di provare la terapia insulinica mediante microinfusore, dopo uno o più colloqui informativi generali, seguono una fase di istruzione teorica e una di istruzione pratica. Al termine viene applicato il microinfusore in regime ambulatoriale: solo in alcuni casi si procede a un breve ricovero.

Il paziente in terapia insulinica con microinfusore viene seguito con visite frequenti nel periodo iniziale, con scadenze stabiliti individualmente.
Nel caso il paziente non sia in grado di seguire la terapia correttamente, o per altri motivi, la terapia viene sospesa, con ritorno alla vecchia terapia.










Il monitoraggio continuo della glicemia è indicato nei pazienti con diabete di tipo 1, in particolare nei casi in cui i pazienti hanno una considerevole variabilità glicemica, con significative oscillazioni della glicemia durante la giornata o con frequenti ipoglicemie notturne. Le informazioni che si ottengono dal monitoraggio continuo della glicemia sono utilizzate dal diabetologo e dal paziente per migliorare il dosaggio dell’insulina somministrata mediante iniezione o microinfusore. Nei pazienti in terapia con microinfusore, il monitoraggio continuo della glicemia può essere utile per identificare i diversi profili di infusione insulinica basale.


IL MONITOAGGIO MANUALE






























IL CONTEGGIO DEI CARBOIDRATI