mercoledì 31 gennaio 2018

DIABETE ED ESAMI DA FARE

CONTROLLIAMO BENE LA NOSTRA SALUTE
DUE PAGINE CHE CONSIGLIAMO DI SCARICARE E CONSERVARE 


venerdì 26 gennaio 2018

ARITMETICA ELEMENTARE IN DIABETOLOGIA

DALLA MEDIA GLICEMICA ALLA “GLICATA”
CON SEMPLICI OPERAZIONI ARITMETICHE APPRESE ALLE  ELEMENTARI

+     -    x     :

Utile per chi ha il diabete tipo 2 ben controllato e stabile e non ha il computer

MEDIA DELLA GLICEMIA: Fate la SOMMA ( + )  delle glicemie rilevate secondo lo schema consigliato dal medico specialista o dal vostro medico;

CONTATE ( + ) il numero delle prove; DIVIDETE ( : ) la somma delle glicemie per il numero delle prove, il risultato è la vostra media glicemica del periodo. Valori attendibili si ottengono con periodi di 3-4 mesi -

ESEMPIO: somma delle glicemie = 4.000; 
                   numero delle prove    =    24      

4.000 :  24  =  166,67 

è la media della glicemia del periodo di 4 mesi,  avendo effettuato 24 prove, cioè: poco prima e 2 ore dopo colazione;  poco prima e dopo 2 ore dall’inizio del  pranzo; poco  prima e dopo 2 ore dall’inizio della cena à PER CIASCUN MESE
166, 67 è la vostra media glicemica, che arrotondiamo a 165

per confrontarla con la tabella sottostante:


La tabella corrisponde a quelle di importanti Organizzazioni on-line ed è stata da noi predisposta con semplici operazioni  aritmetiche applicando  numeri stabiliti qualche anno fa ricavati  dopo migliaia di prove su migliaia di persone.

Anche tu puoi calcolare i tuoi valori  della “glicata” utilizzando  la tua media; non serve il computer, bastano semplici calcoli come spiegato di seguito.

DALLA MEDIA ALLA GLICATA PERCENTUALE:

al valore della glicemia media  si aggiunge       46,7   e si divide per          28,7                  

esempio:       (166,67 + 46,7) : 28,7 =7,43  

166,67 è la media dell’esempio precedente

significa che l'emoglobina glicata è pari al 7,43% dell'emoglobina del proprio corpo

Fai ora altre due operazioni semplici:                                                                          

7,43 - 2,15 = 5,28                 5,28 x 10,929 = 57,71

Significa che la tua “glicata” del 7,43% corrisponde a mmol/mol 57,71 che si arrotondano a 58

I numeri 2,15 e 10,929 non si possono cambiare.                                                                  

IN SOSTANZA CON SEMPLICI OPERAZIONI ARITMETICHE  SI OTTENGONO I VALORI SENZA BISOGNO DEL COMPUTER  O DI COSTOSI STRUMENTI                                                                   
CONCLUSIONI                                                                 

L'AUTO-CONTROLLO A CASA NON SOSTITUISCE IL CONTROLLO PERIODICO  DELLA STRUTTURA SANITARIA (LABORATORIO ANALISI) CHE EFFETTUA LA DETERMINAZIONE DELLA EMOGLOBINA GLICATA SUL CAMPIONE DI SANGUE VENOSO (NON CAPILLARE)           

I RISULTATI DELL'AUTO CONTROLLO SONO UTILI PER SEGUIRE LA PROPRIA  SITUAZIONE DOPO IL CONTROLLO DI LABORATORIO. VANNO SEMPRE SEGUITE LE PRESCRIZIONI DEI MEDICI SPECIALISTI PER QUANTO RIGUARDA LO SCHEMA DEI CONTROLLI A CASA MA …… SOLO AUTO - CONTROLLI "DILIGENTI" POSSONO DARE RISULTATI ATTENDIBILI E CONFRONTABILI CON QUELLI DEL LABORATORIO ANALISI. 

giovedì 25 gennaio 2018

AUTOCONTROLLO GLICEMICO

S.I.D. - SOCIETA' ITALIANA DI DIABETOLOGIA
AUTOCONTROLLO DELLA GLICEMIA


Clicca sul link, nel sito di S.I.D. (è l'Associazione dei Medici Specialisti di diabetologia)
oltre all'autocontrollo ci sono altri importanti argomenti - guarda in calce l'elenco 

http://www.siditalia.it/divulgazione/autocontrollo-glicemico



ricorda di lavare le mani




scrivi il risultato nel diario - puoi fare la media e calcolare la "glicata"



Gli orari appropriati per le misurazioni glicemiche domiciliari sono poco prima della colazione, del pranzo e della cena e circa 2 ore dopo l’inizio della colazione, del pranzo e della cena. E’ utile misurare la glicemia anche quando si ritiene di avere la glicemia troppo bassa perché c’è qualcuno di questi disturbi: nervosismo, batticuore, debolezza, vuoto allo stomaco, tremore, sudore, vista confusa.

CLICCA  PER APRIRE ALTRI ARGOMENTI




lunedì 22 gennaio 2018

UN TRUCCO PER DIABETICI TIPO 2



Picco glicemico

carboidrati a fine pasto per contenerlo

Se volete evitare il picco glicemico, contenendolo in maniera ottimale soprattutto quando si soffre di diabete di tipo 2, meglio puntare sull’assunzione di carboidrati alla fine del pasto. A sostenerlo sono i ricercatori della Weill Cornell University di New York, secondo cui consumare i carboidrati a fine pasto invece dell’inizio (come invece si è soliti fare, si pensi alla pasta) potrebbe consentire di dimezzare il picco glicemico che in genere arriva dopo i pasti.

Il meccanismo
Lo studio, pubblicato sull’ultimo numero della rivista BMJ Diabetes Research and Care, è stato effettuato su un campione di 16 volontari che dovevano consumare un pasto composto da pane, pollo, insalata e succo d’arancia. Nell’esperimento condotto, gli alimenti dovevano essere consumatori in tre volte distinte, ma in ordine sempre diverso. In questo modo i ricercatori sono riusciti a valutare quali fossero gli effetti delle varie sequenze.
Ebbene, si è in tal modo scoperto che assumendo i carboidrati (cioè, nel test, il pane) per ultimi, la glicemia dopo il pasto è stata pari alla metà di quella che invece i pazienti avevano quando assumevano i carboidrati all’inizio.
Nello stesso modo, i ricercatori hanno notato che ponendo i carboidrati alla fine la glicemia era del 40% più bassa rispetto alla situazione in cui tutti gli alimenti veniva consumati insieme.

Noi tutti sappiamo che mangiare meno carboidrati serve a controllare i livelli di zuccheri nel sangue ma può essere difficile qualche volta seguire questo suggerimento. Sono necessari, ma mangiarli per ultimi può essere una buona strategia, affermano nello studio i suoi autori.


Per quanto poi concerne l’individuazione dei cibi che possono rallentare l’assorbimento del glucosio, i ricercatori partivano già da un dato nozionale piuttosto importante, visto e considerato che erano già a conoscenza del fatto che assumere carboidrati alla fine del pasto, invece che assumerli ordinariamente all’inizio del menu, potesse essere una buona strategia, soprattutto se poi questo approccio è combinato con l’abitudine di mangiare a inizio pasto dei cibi ricchi di fibre, come ad esempio i vegetali.

Si sa già, anche da studi precedenti, che se all’inizio del pasto ci sono alimenti ricchi di fibre, come la verdura, queste hanno un effetto sia di migliorare il senso di sazietà, sia rallentare l’assorbimento del glucosio

ha poi commentato il professor Gabriele Riccardi, docente di endocrinologia all’Università Federico II di Napoli e membro della Società Italiana di Diabetologia (Sid), durante una recente intervista condotta dal quotidiano Giornale di Sicilia, precisando che anche le proteine hanno un effetto in questo senso, se mezz’ora prima di sedersi a tavola si fa un piccolo spuntino a base di alimenti proteici, basta una manciata di noccioline, questi aiutano a stimolare la secrezione insulinica per cui quando arrivano i carboidrati l’organismo è già predisposto a metabolizzarli. E’ importante che i pazienti seguano una dieta corretta.


domenica 21 gennaio 2018

NOI SIAMO QUELLO CHE MANGIAMO - DA RAI STORIA


“NOI SIAMO QUELLO CHE MANGIAMO” – DA RAI STORIA – ALIMENTAZIONE E SOCIETA’ IN ITALIA

clicca sull'immagine per guardare il video


Questo  è l’articolo che ha presentato la trasmissione  avvenuta alla vigilia di Expo 2015, conduttore Gianni Riotta. Riproponiamo la puntata per gli amici del blog ed anche per altri, sicuri di fare cosa utile.
“Noi siamo quello che mangiamo” diceva il filosofo Ludwig Feuerbach. Ciò che viene introdotto nel nostro organismo non influenza soltanto il corpo, ma anche i processi energetici, psicologici e spirituali. Migliorare l’alimentazione può quindi migliorare la vita.
Oggi, prendendo spunto dal sessantesimo compleanno della Dieta Mediterranea e a pochi mesi dall’Expo 2015 che avrà come tema proprio quello del nutrimento, Eco della Storia dedica la puntata al cibo e alle abitudini alimentari degli italiani.
In studio con Gianni Riotta, lo chef del ristorante La Pergola di Roma, Heinz Beck. “Sono d’accordo con Feuerbach – spiega lo Chef Beck - noi dobbiamo vedere il cibo non solo come mezzo per sfamarci ma anche come prevenzione a malattie; in un corpo sano c’è una mente sana e in un corpo sano ci sono meno malattie, c’è più forza, più resistenza”.
Un viaggio tra cucine e carrelli della spesa per raccontare come erano gli italiani, come sono e quanto le abitudini e le tradizioni alimentari siano lo specchio della società.
Ma come si mangiava ieri e come si mangia oggi? In un dialogo tra scienza e antropologia, il cibo è anche cultura. In Guerra e Pace Nataša, la protagonista, chiede un gelato all’ananas, nel Gattopardo la grande scena del ballo è preceduta da pasticci al tartufo, ne L’isola del Tesoro, quando Jim Hawkins trova la preziosa mappa, il premio è una fetta di pasticcio al piccione.
Anche la politica si occupa sempre più spesso di alimentazione sana, la First Lady Michelle Obama ha dato vita dal 2010 ad un progetto rivolto soprattutto ai ragazzi, basato su un’alimentazione corretta, fatta prevalentemente di frutta e verdura e coltivando lei stessa negli Orti della Casa Bianca.
La parola d’ordine sembra essere “ritorno alle origini”, ovvero mangiare cibi poco artefatti, cose semplici, con condimenti poco elaborati e pochi zuccheri raffinati. Ma cosa mangia un grande chef in pausa pranzo? “Io mangio soprattutto frutta e verdura, ben volentieri la pasta o il riso – dice Heinz Beck –evito invece le proteine, ne mangio pochissime. I cibi li preferisco cotti poco. La mia pasta preferita è la pasta al pomodoro, semplicissima, e ogni volta che vado a Palermo, devo assolutamente assaggiare la pasta con i tenerumi – conclude -  è veramente favolosa”.




venerdì 19 gennaio 2018

COME PREVENIRE IL DIABETE

DALLA SOCIETÀ DI DIABETOLOGIA

Il decalogo per prevenire il diabete a tavola (e non solo)

Secondo gli esperti, sarà la vera epidemia del futuro. I casi di diabete di tipo 2 sono sempre di più, in Italia se ne contano ormai quasi 4 milioni con un «sommerso» di almeno un altro milione di persone ignare di avere la glicemia troppo alta. Trattandosi di una malattia che è possibile prevenire, il modo migliore per combatterla è non ammalarsi: per questo la Fondazione Diabete Ricerca Onlus della Società Italiana di Diabetologia (SID) ha redatto il decalogo per uno stile di vita anti-diabete. (da Corriere della Sera / Diabete)

1 - Peso forma

Mantieni il tuo peso al livello ideale o poco superiore; se sei in eccesso di peso cerca di perderlo prima che si accumulino troppi chili, che diventano poi più difficili da smaltire.



2 - Sì ai vegetali

Mangia una porzione abbondante di verdura a ogni pasto e almeno due porzioni di frutta ogni giorno: le fibre sono essenziali e gli zuccheri della frutta non fanno male, anzi.





3 -  Cereali integrali

Alterna i cereali integrali a quelli raffinati, dando la preferenza ai primi: le fibre che contengono in quantità aiutano a ridurre l’assorbimento degli zuccheri.




4 - Attenzione ai grassi...

Consuma con moderazione insaccati e formaggi. «Mangiare troppi grassi saturi aumenta molto la probabilità di ammalarsi – spiega Giorgio Sesti, presidente SID –. A seconda del tipo e della quantità di grassi saturi introdotti infatti si può avere una riduzione della secrezione di insulina, che impedisce un corretto smaltimento del glucosio, o al contrario un eccesso di produzione, che favorisce la comparsa di resistenza all’ormone. Inoltre i grassi saturi di troppo si depositano su fegato e muscoli: nel fegato inducono un’iper-produzione di glucosio, nel muscolo ne compromettono il corretto funzionamento rendendolo meno “reattivo” all’insulina. Entrambi i meccanismi favoriscono la resistenza all’ormone, anticamera del diabete di tipo 2».




5 - ...e agli zuccheri

Limita i dolciumi a 1-2 volte alla settimana e bevi pochissime bibite zuccherate: eccedere con gli zuccheri semplici non fa bene perché aumenta il rischio di resistenza all’insulina e fa accumulare chili di troppo che poi facilitano gli scompensi metabolici.




6 - Legumi e pesce

Mangia ogni tanto legumi al posto della carne e non dimenticare il pesce: legumi e pesce hanno meno grassi rispetto alla carne e aiutano a ridurre il rischio di diabete.




7 - Olio d'oliva

Usa olio d’oliva, ma senza esagerare con la quantità: è comunque un prodotto calorico, ma non dobbiamo rinunciarci perché è uno scrigno di nutrienti preziosi, essenziali per la salute.




8 - Caffè sì, vino con moderazione

Bevi senza timore il caffè ma limita il vino a un paio di bicchieri al giorno (uno se sei una donna), evitando i liquori.




9 - Stop al fumo

Non fumare e non far fumare chi ti circonda: anche il fumo passivo ti danneggia e aumenta il pericolo di ammalarti di diabete e non solo.




10 - L'esercizio fisico

Fai almeno una passeggiata di 30 minuti ogni giorno: questo è il “minimo sindacale”, ma se riesci ad aumentare il movimento è ancora meglio.



MEDIA GLICEMIA E CALCOLO EMOGLOBINA GLICATA

AGGIORNAMENTO

 Cliccando sull'immagine  oppure sul link qui sotto si entra in docs.google dove trovate la tabella in formato excel con le istruzioni. 

Potete scaricare l'applicazione sul vostro computer. 




Provate con alcuni dati, anche se inventati; poi proverete con quelli veri del vostro autocontrollo. 

AVVERTENZA:  dopo la prova, cancellate i dati immessi usando la barra spaziatrice. Non mettere "zeri", valgono come prova e falsano i risultati.

NELLE DUE PAGINE CHE ABBIAMO INSERITO IN GOOGLE-DOCS  LE ISTRUZIONI DI COME CALCOLARE L'EMOGLOBINA GLICATA CON SEMPLICI OPERAZIONI APPRESE ALLA SCUOLA ELEMENTARE.



DALLA MEDIA GLICEMICA ALLA “GLICATA”
CON SEMPLICI OPERAZIONI ARITMETICHE APPRESE ALLE  ELEMENTARI
+ -    x :
Utile per chi ha il diabete tipo 2 ben controllato e stabile

MEDIA DELLA GLICEMIA: Fate la SOMMA ( + )  delle glicemie rilevate
secondo lo schema consigliato dal medico specialista o dal vostro medico;
CONTATE ( + ) il numero delle prove; DIVIDETE ( : ) la somma delle glicemie
per il numero delle prove, il risultato è la vostra media glicemica del periodo.
Valori attendibili si ottengono con periodi di 3-4 mesi -
ESEMPIO: somma delle glicemie = 4.000;
               numero delle prove =    24   
4.000 :  24 = 166,67 è la media della glicemia del periodo di 4 mesi,  
avendo effettuato 24 prove, cioè: poco prima e 2 ore dopo colazione;  
poco prima e dopo 2 ore dall’inizio del pranzo; poco  prima e dopo 2 ore
dall’inizio della cena à PER CIASCUN MESE
166, 67 è la vostra media glicemica, che arrotondiamo a 165
per confrontarla con la tabella sottostante.
Alla “media” 165 corrisponde una “glicata” = a 7,4% cioè a 57
(nuovo sistema dei laboratori di indicare la glicata)
CONTROLLIAMO SE È VERO:

DALLA MEDIA ALLA GLICATA PERCENTUALE:

al valore della glicemia media  si aggiunge    46,7   e si divide per    28,7               
esempio:    (166,67 + 46,7) : 28,7 =7,43  
166,67 è la media dell’esempio della pagina precedente

Fai ora altre due operazioni semplici:                                                                       
7,43 - 2,15 = 5,28              5,28 x 10,929 = 57,71

Significa che la tua “glicata” del 7,43% corrisponde
a mmol/mol 57,71 che si arrotondano a 58
I numeri 2,15 e 10,929 non si possono cambiare                                                              
IN SOSTANZA CON SEMPLICI OPERAZIONI ARITMETICHE  SI OTTENGONO I VALORI
SENZA BISOGNO DEL COMPUTER O DI COSTOSI STRUMENTI                                                           

CONCLUSIONI                                                              

L'AUTO-CONTROLLO A CASA NON SOSTITUISCE IL CONTROLLO
PERIODICO  DEL LABORATORIO ANALISI, MA È UTILE.

I RISULTATI  SONO UTILI PER SEGUIRE LA PROPRIA  SITUAZIONE DOPO IL CONTROLLO
DI LABORATORIO.
VANNO SEMPRE SEGUITE LE PRESCRIZIONI DEI MEDICI SPECIALISTI PER QUANTO RIGUARDA
LO SCHEMA DEI CONTROLLI A CASA MA …… SOLO AUTO CONTROLLI "DILIGENTI" POSSONO
DARE RISULTATI ATTENDIBILI E CONFRONTABILI CON QUELLI DEL LABORATORIO ANALISI.

UN ALTRO SISTEMA PER CONTROLLARE LA PROPRIA SITUAZIONE DIABETICA SENZA DOVER
FARE LEVATACCE AL MATTINO PER RECARSI IN OSPEDALE (LABORATORIO ANALISI),
È QUELLO DI RECARSI NELLE FARMACIE. MOLTE SONO ORGANIZZATE PER FARE IN POCHI
MINUTI LA “GLICATA” ED ANCHE IL PROFILO PROTEICO (COLESTEROLO BUONO, CATTIVO,
TRIGLICERIDI).