DIABETE - GLI ESAMI DA FARE PER LA DIAGNOSI PRECOCE
E DELLE COMPLICANZE
Il diabete di tipo 2 è una malattia cronica che richiede un
monitoraggio costante dei livelli di glucosio nel sangue e dei possibili danni
agli organi. Per questo motivo, le persone con diabete di tipo 2 devono sottoporsi
a una serie di esami periodici, oltre a seguire una terapia adeguata e uno
stile di vita sano. Ecco gli esami principali che dovrebbero fare:
- **Glicosuria**: rileva la presenza di zucchero nelle urine.
Se il livello di glucosio nel sangue è troppo alto, il rene non riesce a
riassorbirlo tutto e lo elimina con le urine. Questo esame va fatto insieme
alla glicemia a digiuno per confermare la diagnosi di diabete¹⁴.
- **OGTT (Oral Glucose Tolerance Test)**: valuta la capacità
dell'organismo di metabolizzare il glucosio dopo aver ingerito una bevanda
zuccherata. Si misura la glicemia prima e dopo il carico di glucosio, a
intervalli di 30, 60, 90 e 120 minuti. Se la glicemia rimane elevata anche dopo
due ore, significa che c'è una ridotta tolleranza al glucosio, che può essere
un segno di diabete o di prediabete¹⁶. Questo esame va fatto solo se la
glicemia a digiuno è normale o borderline, o se si hanno sintomi di ipoglicemia
reattiva.
- **Emoglobina glicata (o glicosilata)**: indica la media
delle glicemie degli ultimi tre mesi, registrando la percentuale di emoglobina
(la proteina che trasporta l'ossigeno nel sangue) legata al glucosio. Più alta
è la glicemia, più alta è l'emoglobina glicata. Il valore normale è sotto il
6%, mentre un buon controllo del diabete si ha se si resta sotto il 7%. Sopra
il 7%, invece, si ha un cattivo controllo del diabete e si aumenta il rischio
di complicanze²⁶. Questo esame va fatto almeno una volta l'anno, ma anche ogni
tre mesi se si vuole avere un monitoraggio più accurato.
- **Microalbuminuria e creatininemia**: misurano la
funzionalità renale, che può essere compromessa dal diabete. La
microalbuminuria rileva la presenza di una proteina, l'albumina, nelle urine.
Se la quantità è superiore a 15 mg in 24 ore, significa che c'è una
microalbuminuria e di conseguenza un possibile danno ai reni. La creatininemia,
invece, misura il livello di creatinina nel sangue, un prodotto di scarto del
metabolismo muscolare. Se il livello è alto, significa che i reni non filtrano
bene il sangue. Questi esami vanno fatti ogni 6-12 mesi²⁵.
- **Colesterolo e trigliceridi**: valutano il profilo
lipidico, cioè la quantità di grassi nel sangue. Il diabete può alterare il
metabolismo dei lipidi e favorire la formazione di placche aterosclerotiche
nelle arterie, che aumentano il rischio di problemi cardiovascolari. Il
colesterolo totale deve rimanere sotto i 190 mg/dl, il colesterolo
"cattivo" (LDL) sotto i 100 mg/dl, il colesterolo "buono"
(HDL) sopra i 40 mg/dl nell'uomo e sopra i 50 mg/dl nella donna, i trigliceridi
sotto i 150 mg/dl²⁶. Questi esami vanno fatti almeno una volta l'anno.
- **Elettrocardiogramma**: registra l'attività elettrica del
cuore e rileva eventuali anomalie del ritmo o dell'ampiezza delle onde. Il
diabete può danneggiare il cuore e causare aritmie, ischemie o infarti. Questo
esame va fatto almeno una volta l'anno o più spesso se si hanno sintomi o
fattori di rischio cardiovascolari⁵.
- **Ecocolordoppler delle carotidi**: esamina lo stato delle
arterie carotidi, che portano il sangue al cervello, e rileva eventuali
restringimenti o ostruzioni dovuti all'aterosclerosi. Il diabete può favorire
l'accumulo di placche nelle carotidi e aumentare il rischio di ictus. Questo
esame va fatto almeno una volta l'anno o più spesso se si hanno sintomi o
fattori di rischio cerebrovascolari⁵.
- **Esame del fondo dell'occhio**: osserva la retina, la
parte dell'occhio sensibile alla luce, e rileva eventuali alterazioni dei vasi
sanguigni o delle cellule nervose. Il diabete può provocare una retinopatia
diabetica, una complicanza che può portare alla perdita della vista. Questo
esame va fatto almeno una volta l'anno o più spesso se si hanno sintomi o
fattori di rischio oftalmici⁵.
- **Esame del piede**: controlla lo stato della pelle, delle
unghie, delle articolazioni e della sensibilità del piede, che può essere
compromessa dal diabete. Il diabete può causare una neuropatia diabetica, una
complicanza che può portare a ulcere, infezioni o amputazioni del piede. Questo
esame va fatto almeno una volta l'anno o più spesso se si hanno sintomi o
fattori di rischio podologici⁵.
Questi sono gli esami principali che le persone con diabete di tipo 2 dovrebbero fare per controllare la malattia e prevenire le complicanze. Ovviamente, la frequenza e il tipo di esami possono variare in base alle condizioni individuali e alle indicazioni del medico. È importante seguire le sue prescrizioni e comunicargli i risultati degli esami. Inoltre, è fondamentale effettuare un autocontrollo quotidiano della glicemia, usando un glucometro personale, e annotare i valori in un diario. Questo aiuta a regolare la terapia e a intervenire in caso di iper o ipoglicemia. Ricorda che il diabete è una malattia che si può gestire bene se si ha cura di sé e si segue uno stile di vita sano. 😊
Riportiamo immagini e video da noi postate alcuni anni fa: