DIABETE ESAMI DA FARE

 DIABETE - GLI ESAMI DA FARE PER LA DIAGNOSI PRECOCE

E DELLE COMPLICANZE

Il diabete di tipo 2 è una malattia cronica che richiede un monitoraggio costante dei livelli di glucosio nel sangue e dei possibili danni agli organi. Per questo motivo, le persone con diabete di tipo 2 devono sottoporsi a una serie di esami periodici, oltre a seguire una terapia adeguata e uno stile di vita sano. Ecco gli esami principali che dovrebbero fare:

 - **Glicemia a digiuno**: misura la quantità di glucosio nel sangue dopo almeno 8 ore di digiuno. Valori uguali o superiori a 126 mg/dl sono considerati indicativi di diabete¹⁴. Questo esame va fatto almeno una volta l'anno, ma anche più spesso se si hanno fattori di rischio o sintomi di iperglicemia.

- **Glicosuria**: rileva la presenza di zucchero nelle urine. Se il livello di glucosio nel sangue è troppo alto, il rene non riesce a riassorbirlo tutto e lo elimina con le urine. Questo esame va fatto insieme alla glicemia a digiuno per confermare la diagnosi di diabete¹⁴.

- **OGTT (Oral Glucose Tolerance Test)**: valuta la capacità dell'organismo di metabolizzare il glucosio dopo aver ingerito una bevanda zuccherata. Si misura la glicemia prima e dopo il carico di glucosio, a intervalli di 30, 60, 90 e 120 minuti. Se la glicemia rimane elevata anche dopo due ore, significa che c'è una ridotta tolleranza al glucosio, che può essere un segno di diabete o di prediabete¹⁶. Questo esame va fatto solo se la glicemia a digiuno è normale o borderline, o se si hanno sintomi di ipoglicemia reattiva.

- **Emoglobina glicata (o glicosilata)**: indica la media delle glicemie degli ultimi tre mesi, registrando la percentuale di emoglobina (la proteina che trasporta l'ossigeno nel sangue) legata al glucosio. Più alta è la glicemia, più alta è l'emoglobina glicata. Il valore normale è sotto il 6%, mentre un buon controllo del diabete si ha se si resta sotto il 7%. Sopra il 7%, invece, si ha un cattivo controllo del diabete e si aumenta il rischio di complicanze²⁶. Questo esame va fatto almeno una volta l'anno, ma anche ogni tre mesi se si vuole avere un monitoraggio più accurato.

- **Microalbuminuria e creatininemia**: misurano la funzionalità renale, che può essere compromessa dal diabete. La microalbuminuria rileva la presenza di una proteina, l'albumina, nelle urine. Se la quantità è superiore a 15 mg in 24 ore, significa che c'è una microalbuminuria e di conseguenza un possibile danno ai reni. La creatininemia, invece, misura il livello di creatinina nel sangue, un prodotto di scarto del metabolismo muscolare. Se il livello è alto, significa che i reni non filtrano bene il sangue. Questi esami vanno fatti ogni 6-12 mesi²⁵.

- **Colesterolo e trigliceridi**: valutano il profilo lipidico, cioè la quantità di grassi nel sangue. Il diabete può alterare il metabolismo dei lipidi e favorire la formazione di placche aterosclerotiche nelle arterie, che aumentano il rischio di problemi cardiovascolari. Il colesterolo totale deve rimanere sotto i 190 mg/dl, il colesterolo "cattivo" (LDL) sotto i 100 mg/dl, il colesterolo "buono" (HDL) sopra i 40 mg/dl nell'uomo e sopra i 50 mg/dl nella donna, i trigliceridi sotto i 150 mg/dl²⁶. Questi esami vanno fatti almeno una volta l'anno.

- **Elettrocardiogramma**: registra l'attività elettrica del cuore e rileva eventuali anomalie del ritmo o dell'ampiezza delle onde. Il diabete può danneggiare il cuore e causare aritmie, ischemie o infarti. Questo esame va fatto almeno una volta l'anno o più spesso se si hanno sintomi o fattori di rischio cardiovascolari⁵.

- **Ecocolordoppler delle carotidi**: esamina lo stato delle arterie carotidi, che portano il sangue al cervello, e rileva eventuali restringimenti o ostruzioni dovuti all'aterosclerosi. Il diabete può favorire l'accumulo di placche nelle carotidi e aumentare il rischio di ictus. Questo esame va fatto almeno una volta l'anno o più spesso se si hanno sintomi o fattori di rischio cerebrovascolari⁵.

- **Esame del fondo dell'occhio**: osserva la retina, la parte dell'occhio sensibile alla luce, e rileva eventuali alterazioni dei vasi sanguigni o delle cellule nervose. Il diabete può provocare una retinopatia diabetica, una complicanza che può portare alla perdita della vista. Questo esame va fatto almeno una volta l'anno o più spesso se si hanno sintomi o fattori di rischio oftalmici⁵.

- **Esame del piede**: controlla lo stato della pelle, delle unghie, delle articolazioni e della sensibilità del piede, che può essere compromessa dal diabete. Il diabete può causare una neuropatia diabetica, una complicanza che può portare a ulcere, infezioni o amputazioni del piede. Questo esame va fatto almeno una volta l'anno o più spesso se si hanno sintomi o fattori di rischio podologici⁵.

Questi sono gli esami principali che le persone con diabete di tipo 2 dovrebbero fare per controllare la malattia e prevenire le complicanze. Ovviamente, la frequenza e il tipo di esami possono variare in base alle condizioni individuali e alle indicazioni del medico. È importante seguire le sue prescrizioni e comunicargli i risultati degli esami. Inoltre, è fondamentale effettuare un autocontrollo quotidiano della glicemia, usando un glucometro personale, e annotare i valori in un diario. Questo aiuta a regolare la terapia e a intervenire in caso di iper o ipoglicemia. Ricorda che il diabete è una malattia che si può gestire bene se si ha cura di sé e si segue uno stile di vita sano. 😊

Riportiamo immagini e video da noi postate alcuni anni fa:




La materia abbraccia molte discipline della medicina.
Abbiamo creato diapositive e prodotto un video clip basandoci sul libretto divulgativo n.12 di “DIABETE ITALIA” – Serie “IL MIO DIABETE”, nel quale vengono indicati gli esami base che riguardano le principali complicanze.



La trattazione è semplice e di carattere divulgativo; non sostituisce i consigli dei medici e specialisti ai quali è riservata la valutazione delle risultanze diagnostiche.

Nelle diapositive sono stati inseriti i medesimi testi,
ma non l’impaginazione e le immagini.
Gli esami suggeriti da DIABETE ITALIA sono i seguenti:




IL PROFILO LIPIDICO E IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE








EFFICIENZA DEI RENI



CONTROLLO DELLA SENSIBILITA' DEI PIEDI


CONTROLLO DEL FONDO DELL'OCCHIO


CONTROLLI DELL'APPARATO 
CARDIO CIRCOLATORIO




CONTROLLO DELLA FUNZIONE EPATICA (FEGATO)