STILE DI VITA - DOMANDE E RISPOSTE

 

 Se hai il diabete, sai quanto sia importante seguire uno stile di vita sano e equilibrato



E forse hai anche dei dubbi o delle domande su come gestire al meglio la tua condizione perché ti hanno detto che sei a rischio di diabete.

Per questo, abbiamo creato una pagina dedicata agli Stili di vita: domande e risposte, dove troverai le risposte a diverse tematiche legate al diabete, come l’alimentazione, l’attività fisica, il fumo, il sonno, lo stress e molto altro.

Scopri come vivere bene e come prevenire il diabete

e le complicanze.

Lo stile di vita è molto importante per preservare la salute. Quali sono stati i cambiamenti in Italia nel comportamento dal 1945 ad oggi e quali problemi hanno determinato?

 RISPOSTA

Lo stile di vita è l’insieme delle abitudini, delle scelte e dei comportamenti che caratterizzano la vita quotidiana di una persona o di un gruppo sociale. Lo stile di vita influisce sulla salute, sul benessere e sulla qualità della vita delle persone. 

Lo stile di vita degli italiani ha subito molti cambiamenti dal 1945 ad oggi, a seguito delle trasformazioni economiche, sociali, culturali e tecnologiche che hanno interessato il Paese e il mondo.


 

Tra i principali cambiamenti nello stile di vita degli italiani si possono citare:

Ø  L’aumento della speranza di vita e il calo della natalità, che hanno determinato l’invecchiamento della popolazione e la riduzione delle famiglie numerose. La speranza di vita alla nascita in Italia è passata da 64,5 anni nel 1950 a 83,4 anni nel 2019Il tasso di natalità è sceso da 19,8 nati per mille abitanti nel 1950 a 7,3 nel 2019.

Ø  La crescita economica e il cosiddetto “miracolo economico” tra gli anni '50 e '60, che hanno portato al miglioramento delle condizioni di vita, al diffondersi del consumo di massa, alla mobilità sociale e alla modernizzazione del Paese. Il prodotto interno lordo (PIL) pro capite in Italia è aumentato da 3.502 dollari nel 1950 a 34.953 dollari nel 2019Il reddito medio delle famiglie italiane è salito da 1.000.000 di lire nel 1951 a 30.000.000 di lire nel 1991.

Ø  L’urbanizzazione e la migrazione interna ed esterna, che hanno modificato la distribuzione geografica della popolazione, la composizione etnica e culturale, le relazioni sociali e il senso di appartenenza. La quota di popolazione residente nelle aree urbane in Italia è passata dal 56,6% nel 1950 al 69,3% nel 2019. Tra il 1955 e il 1971 si sono verificati circa 9 milioni di spostamenti di persone dal Mezzogiorno verso il Centro-Nord, mentre tra il 1945 e il 2019 sono emigrati all’estero circa 29 milioni di italiani.

Ø  La diffusione dei mezzi di comunicazione di massa e delle nuove tecnologie, che hanno ampliato le fonti di informazione, di intrattenimento e di apprendimento, ma anche creato nuove dipendenze, distrazioni e manipolazioni. La penetrazione della televisione nelle famiglie italiane è passata dal 2,6% nel 1954 al 98,8% nel 2019. La quota di popolazione che usa internet in Italia è salita dal 9,1% nel 2000 al 62,1% nel 2019.

Ø La trasformazione dei valori, delle norme e delle aspettative sociali, che hanno influito sulle scelte individuali e collettive, sulle identità e sui ruoli di genere, sulla partecipazione e sulla cittadinanza. Tra gli avvenimenti e i movimenti che hanno segnato la storia sociale e politica dell’Italia dal 1945 ad oggi si possono ricordare: la Resistenza, il referendum istituzionale, la Costituzione repubblicana, il centrismo, il boom economico, il Sessantotto, il terrorismo, il divorzio, l’aborto, il pentapartito, Tangentopoli, il berlusconismo, il movimento delle donne, il movimento ecologista, il movimento dei diritti civili, il movimento no-global, il movimento dei forconi, il movimento delle sardine, ecc.

Questi cambiamenti nello stile di vita degli italiani hanno determinato sia benefici che problemi per la salute.

Tra i benefici si possono citare: il miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie, l’aumento dell’accesso ai servizi sanitari, la riduzione della mortalità infantile e materna, la prevenzione e la cura di molte malattie infettive e croniche, la promozione di stili di vita salutari, la sensibilizzazione sui temi della salute pubblica e ambientale, ecc.

Tra i problemi si possono citare: l’aumento delle malattie non trasmissibili legate a fattori di rischio come il fumo, l’alcol, l’obesità, la sedentarietà, lo stress, l’inquinamento, ecc., l’aumento delle disuguaglianze sociali e territoriali nella salute, l’emergenza di nuove patologie e di nuove minacce globali come il Covid-19, la crisi del sistema sanitario nazionale, il calo della fiducia nelle istituzioni e nella scienza, ecc.

Come si può promuovere uno stile di vita salutare?

Per promuovere uno stile di vita salutare, si possono seguire alcune raccomandazioni generali, come:




·         Non fumare e smettere di consumare qualsiasi prodotto del tabacco. Evitare l’esposizione al fumo passivo.

·      Praticare regolarmente un’attività fisica adeguata: sono raccomandati almeno 30 minuti di attività fisica moderata aerobica (camminata, corsa, bicicletta, nuoto) per 5-7 volte alla settimana.

·      Seguire una dieta equilibrata e varia, ricca di frutta e verdura, cereali integrali, legumi, pesce, carni magre, oli vegetali. Limitare il consumo di zuccheri, sale, grassi saturi, alcol, bevande zuccherate.

·     Mantenere un peso corporeo adeguato, evitando il sovrappeso e l’obesità, che sono fattori di rischio per molte malattie croniche.

·   Sottoporsi a controlli medici periodici e seguire le indicazioni per la prevenzione e la cura delle eventuali patologie.

Inoltre, si possono sfruttare le opportunità offerte dai vari contesti di vita e lavoro, in cui è possibile effettuare interventi brevi per la promozione di stili di vita salutari, attraverso lo sviluppo di strategie comunicativo-relazionali efficaci e l’approfondimento delle competenze di base del counselling.


Alcuni esempi di contesti opportunistici sono:

·         I gruppi di cammino, in cui si cammina insieme ad altre persone, sotto la guida di un volontario, per almeno 30 minuti al giorno, almeno tre volte alla settimana.

·         Il pedibus, in cui i bambini vanno a scuola a piedi, accompagnati da genitori o volontari, seguendo un percorso prestabilito e sicuro.

·         I progetti scale per la salute, in cui si incoraggia l’uso delle scale anziché degli ascensori, attraverso messaggi motivazionali e segnaletica adeguata.

·         Le iniziative di educazione alimentare nelle scuole, in cui si sensibilizzano gli studenti e le famiglie sull’importanza di una corretta alimentazione e si favoriscono le scelte salutari nella mensa scolastica.

·         Le campagne di sensibilizzazione sui danni dell’alcol e del fumo, in cui si informano i cittadini sui rischi associati al consumo di queste sostanze e si offrono supporti per smettere o ridurre.

L’attività fisica è un’ottima strategia 

per prevenire il diabete

Secondo gli Standard Italiani per la cura del diabete mellito, si consigliano almeno 150 minuti/settimana di attività fisica aerobica di intensità moderata (50-70% della frequenza cardiaca massima) e/o almeno 90 minuti/settimana di esercizio fisico intenso (>70% della frequenza cardiaca massima) .

 L’esercizio fisico, specie se aerobico, è parte integrante del piano di trattamento del Diabete Mellito. L’attività fisica raccomandata ai pazienti diabetici è sempre di tipo aerobico. In assenza di complicanze, è utile e raccomandabile l’affiancamento di un programma di allenamento contro resistenza.

Quali sport scegliere in caso di diabete?

L’organizzazione di una seduta di allenamento tipo prevede in generale:

Ø  Una fase di riscaldamento: 5-10 minuti di attività aerobica a bassa intensità per preparare il cuore, il muscolo scheletrico ed i polmoni ad un progressivo incremento dell’esercizio.

Ø  Poi altri 5-10 minuti di stretching muscolare dolce.

Ø  Una fase centrale caratterizzata dall’attività fisica programmata

Ø  Defaticamento al termine della seduta: 5-10 minuti per riportare gradualmente la frequenza cardiaca a livelli basali.

In generale, possono creare problemi gli sport che richiedono sforzi brevi ed intensi (es. corsa veloce su breve percorso 100-200 m), quelli che richiedono velocità massima o numerosi scatti ed il sollevamento pesi. Da evitare, inoltre, gli sport che comportano frequenti sobbalzi e bruschi movimenti del capo (pugilato, sport motoristici).


Quali sono i benefici dell'attività fisica?

L’attività fisica è un’ottima abitudine per la salute del corpo e della mente. Tra i benefici dell’attività fisica si possono elencare:

·         Aiuta a mantenere un peso corporeo sano, prevenendo il sovrappeso e l’obesità.

·         Abbassa la pressione sanguigna, riducendo il rischio di ictus e malattie cardiache.

·         Riduce il rischio di diabete di tipo 2, migliorando la sensibilità all’insulina.

·         Riduce il rischio di alcuni tipi di cancro, come quello del colon, del seno e della prostata.

·         Aumenta la forza e la funzione muscolare, migliorando la flessibilità, l’equilibrio e la coordinazione.

·         Migliora la salute e la forza delle ossa, prevenendo l’osteoporosi e l’artrite.

·         Migliora il benessere psicologico e la salute mentale, aumentando il rilascio di endorfine, riducendo lo stress e la depressione, e stimolando la memoria e il ragionamento.

·         Riduce il rischio di demenza, proteggendo le cellule nervose e favorendo la formazione di nuove connessioni cerebrali.

Per ottenere questi benefici, si raccomanda di praticare almeno 30 minuti di attività fisica moderata al giorno, per almeno 5 giorni alla settimana.

 Si possono scegliere attività aerobiche, come camminare, correre, andare in bicicletta o nuotare, o attività anaerobiche, come sollevare pesi o fare esercizi a corpo libero. L’importante è scegliere un’attività che si adatti alle proprie capacità, preferenze e obiettivi, e che sia divertente e motivante.



A proposito di stili di vita corretti per preservarsi in salute, quali dovrebbero essere i messaggi che TV dovrebbe lanciare con più frequenza ed in quale modo?

La TV può essere un mezzo efficace per diffondere messaggi sulla salute e lo stile di vita corretto. 

Ad esempio, potrebbe lanciare messaggi che incoraggiano la popolazione a seguire uno stile di vita sano, come adottare una dieta equilibrata, fare esercizio fisico regolarmente, evitare il fumo e l’alcol, dormire a sufficienza e ridurre lo stress. 

Inoltre, potrebbe fornire informazioni utili sulla prevenzione di malattie comuni, come il diabete, l’ipertensione e l’obesità. 

Per rendere questi messaggi più coinvolgenti, la TV potrebbe utilizzare formati creativi, come spot pubblicitari, programmi televisivi e documentari. 

Sarebbe anche utile coinvolgere esperti del settore, come medici e nutrizionisti, per fornire informazioni accurate e affidabili sulla salute e lo stile di vita corretto.