mercoledì 13 novembre 2024

GIORNATA MONDIALE DEL DIABETE 2024 - LA FACCIATA DI MONTECITORIO IN BLU

 Giovedì 14 novembre - ore 18

Giornata mondiale diabete, giovedì Montecitorio si illumina di blu

La Camera dei deputati aderisce alla “Giornata mondiale del diabete”, prevista per giovedì 14 novembre. Pertanto, la facciata di Montecitorio sarà illuminata dal colore blu dalle ore 18 di giovedì all'una di venerdì 15 novembre.




 

sabato 5 ottobre 2024

PROF. BONORA: Perché sono su Facebook e su YouTube

POST DEL PROF. ENZO BONORA PUBBLICATO NEL SUO CANALE

IL 1° OTTOBRE 2024 


martedì 26 marzo 2024

IL FUMO FA MALE - NON FUMARE

NON SOLO TUMORI

DANNI AL SISTEMA CARDIOCIRCOLATORIO

IPERTENSIONE, ICTUS, CARDIOPATIE, INSUFFICIENZA CARDIACA,

ANEURISMA AORTICO E ALTRE PATOLOGIE



Tutti conosciamo l'associazione tra fumo e tumore polmonare, ma anche altri tumori sono associati in diversa misura al fumo di tabacco, come i tumori del cavo orale e della gola, dell'esofago, del pancreas, del colon, della vescica, della prostata, del rene, del seno, delle ovaie e di alcune leucemie.

La nicotina, oltre a indurre dipendenza, ha degli effetti nefasti anche sul sistema cardiocircolatorio, perché provoca danni a livello dei vasi sanguigni, causa di ipertensione arteriosa, ictus, cardiopatia ischemica, insufficienza cardiaca e aneurisma aortico.

Sostanze Nocive nel Fumo

Il fumo che origina dalla combustione incompleta del tabacco e della carta che lo avvolge è costituito da almeno 7.000 sostanze. Tra queste:

sostanze irritanti; catrame; monossido di carbonio; nicotina. 

I filtri riducono la quantità di queste sostanze 

che arriva nelle vie respiratorie, 

ma NON le eliminano.

Tra le sostanze irritanti presenti nel fumo, si ricordano: acido cianidrico, acroleina, formaldeide e ammoniaca. Causano danni immediati alla mucosa delle vie respiratorie. Inoltre, l'azione irritante provoca tosse, eccesso di muco, bronchite cronica, enfisema.

Il catrame, facente parte della componente corpuscolata del fumo, comprende diverse sostanze, tra cui le più note sono benzopirene e idrocarburi aromatici; è dimostrato che queste sostanze sono cancerogene.

Il catrame, inoltre, irrita le vie respiratorie, ingiallisce i denti, contribuisce all'alito cattivo e alla sensazione di amaro in bocca.

Danni del Fumo

Il monossido di carbonio si lega all'emoglobina, riducendo la sua capacità di trasportare l'ossigeno. Questo comporta un minore nutrimento per i tessuti.

La nicotina è un alcaloide naturale, presente nel tabacco in una percentuale che va dal 2 all'8%. La nicotina contenuta in una sigaretta non è molto tossica ma dà dipendenza!

Quando arriva ai polmoni, la nicotina passa nel sangue e arriva al cervello in pochi secondi. La nicotina stimola la liberazione di dopamina nel SNC e di adrenalina nel surrene. L'effetto è eccitatorio sia a livello della mente che del corpo. Poco dopo, però, subentra un effetto deprimente che spinge a fumare ancora per provare di nuovo gli effetti positivi. 

Con ciò si spiega la dipendenza, il cui grado si misura valutando questi parametri:

► difficoltà di smetterne l'uso;

► frequenza delle recidive;

► percentuale di soggetti dipendenti;

► "valore" attribuito al fumo, malgrado l'evidenza dei danni.

Oltre alla dipendenza farmacologica da nicotina, nel fumatore si crea anche una dipendenza psicologica. Quando si smette di fumare si manifesta una vera e propria sindrome da astinenza, caratterizzata da:

irritabilità, collera, ansia;

voglia irrefrenabile di fumare;

difficoltà di concentrazione;

 ► insonnia.

La nicotina è considerata una droga a tutti gli effetti. Dall'inizio degli anni '90 il contenuto di nicotina delle sigarette è regolamentato e non può superare un certo numero di mg.


giovedì 22 febbraio 2024

L’insulina e il glucosio lavorano insieme in tutto l’organismo

L’insulina e il glucosio lavorano insieme in tutto l’organismo.

(da Diabete.com - https://www.diabete.com/come-vengono-utilizzate-insulina-e-il-glucosio/)

In risposta a vari stimoli – ormonali, nervosi e soprattutto nutrizionali – le cellule beta del pancreas producono l’ormone insulina, che consente di mantenere livelli plasmatici di glucosio (zucchero semplice) utili per il funzionamento ottimale di tutti i tessuti dell’organismo (livelli di glicemia normali). Il principale stimolo per l’azione insulinica è fornito da un pasto ricco di carboidrati semplici e povero di fibre, grassi e proteine. Anche alcuni farmaci, per es. le sulfaniluree, sono in grado di aumentare la sintesi di insulina.

L’insulina è l’ormone anabolico per eccellenza

L’insulina favorisce l’ingresso dello zucchero nelle cellule, agendo come una sorta di “chiave” che apre una serratura. Favorisce, quindi, l’utilizzo del glucosio abbassandone il livello nel sangue (azione ipoglicemizzante).

Stimola l’utilizzo del glucosio come fonte energetica rispetto a grassi e proteine.

Favorisce lo stoccaggio del glucosio nelle cellule sotto forma di glicogeno (glicogenosintesi). Il glicogeno funge da riserva energetica a più lento rilascio, soprattutto nel fegato e nei muscoli.


L’insulina ha un ruolo anabolizzante anche nel metabolismo di proteine e grassi, stimolando la proliferazione cellulare:

► stimola la sintesi proteica e contrasta la formazione di glucosio a partire da alcuni aminoacidi (neoglucogenesi);

► favorisce il passaggio di aminoacidi dal sangue nelle cellule;

► facilita il trasporto degli acidi grassi dal sangue all’interno delle cellule;

► stimola la sintesi di acidi grassi utilizzando come fonte il glucosio e gli aminoacidi in eccesso;

► inibisce l’utilizzo di acidi grassi come fonte energetica (lipolisi);

► stimola la sintesi endogena di colesterolo.

L’insulina viene prodotta nel pancreas, dalle cellule beta che si trovano all’interno di aggregati cellulari (le isole pancreatiche o isole di Langherans). L’insulina viene prodotta in modo continuo, tutto il giorno. A questa produzione basale si sommano picchi di secrezione insulinica in risposta ai carboidrati assunti con l’alimentazione.

Tanti più carboidrati si assumono con la dieta quotidiana, tanta più insulina viene prodotta nella persona senza diabete.

 Nei soggetti affetti da diabete di tipo 1, in cui è molto ridotta se non assente la capacità di produrre insulina, è necessario somministrarla dall’esterno, per via sottocutanea, così da essere assorbita il più rapidamente possibile.

Normale funzionamento

L’insulina, una volta legata al suo recettore, è la “chiave” che permette al glucosio di entrare nelle cellule che lo ”bruciano” per trasformarlo in energia utile per l’intero organismo.

Diabete Tipo 1

Nel diabete di tipo 1, il pancreas produce quantità insufficienti o non produce del tutto insulina, quindi il glucosio non riesce ad entrare nelle cellule e a essere utilizzato nelle quantità adeguate. Si accumula nel sangue (iperglicemia).

 Diabete di Tipo 2

Nel diabete di tipo 2, il pancreas può produrre insulina anche in eccesso, ma comunque in maniera inadeguata a mantenere i livelli di glucosio nel sangue (glicemia) entro i limiti della norma; questo è principalmente dovuto alla scarsa capacità dei tessuti – normalmente insulino-dipendenti – a interagire con l’ormone (fenomeno chiamato: insulino-resistenza). Il glucosio si accumula nel sangue (iperglicemia) perché non riesce ad entrare in modo adeguato nelle cellule. Quando il livello diventa alto nel sangue, il glucosio viene escreto dalle urine (glicosuria).


domenica 21 gennaio 2024

GUIDA ON LINE IL DIABETE NEI BAMBINI

 OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESÙ

(https://www.ospedalebambinogesu.it/chi-siamo-97235/)

Sfoglia online la 'guida al diabete dei bambini' a cura del Centro di Diabetologia Pediatrica 

dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma (clicca 4 guide):


Una 
guida per gestire il diabete nei bambini passo dopo passo, realizzata dalla redazione di A scuola di salute, il magazine multimediale dell'Istituto per la Salute dell'Ospedale Bambino Gesù. 

Nei 4 volumi della guida, a cura del Centro di Diabetologia Pediatrica dell'Ospedale, sono contenute una serie di indicazioni utili sul diabete pediatrico, dalle definizioni alla gestione, fino agli aspetti psicologici.


L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Istituzione della Santa Sede, si presenta come il più grande Policlinico e Centro di ricerca pediatrico in Europa. Collegato ai maggiori centri internazionali del settore, è punto di riferimento per la salute di bambini e ragazzi provenienti da tutta Italia e dall’estero.

UN OSPEDALE SU PIU' SEDI


L’assistenza sanitaria è articolata su 6 poli di ricovero e cura: la sede storica del Gianicolo, la sede di San Paolo Fuori le Mura e quella di Viale Baldelli a Roma; le sedi di Palidoro e Santa Marinella, sul litorale laziale, a cui si è aggiunta nel 2022 la sede di Passoscuro, dedicata alle cure palliative pediatriche. Un totale di 627 posti letto, di cui 40 di terapia intensiva e 22 di semi intensiva neonatale.

San Paolo è anche la sede dei grandi laboratori di ricerca dell’Ospedale, attrezzati con le più moderne tecnologie per le indagini genetiche e cellulari, compresa un’Officina farmaceutica dedicata alla produzione di terapie avanzate. Il Bambino Gesù, infine, è sede per l’Italia di Orphanet, il più grande database mondiale per le malattie rare a cui aderiscono oltre 40 Stati.