buone feste
1942
Scoperta casuale da parte del francese dr. Marcel Janbon che alcuni sulfamidici, usati per curare le infezioni, abbassavano la glicemia. E’ la premessa allo sviluppo, a cura di August Loubatieres, e poi all’uso clinico delle sulfoniluree che entrano in commercio nel 1955 e che ancora oggi sono largamente utilizzate per la terapia orale del diabete tipo 2 (non-insulino-dipendente).
1958
Disponibilità di strisce affidabili per la determinazione della glicosuria con metodo a lettura visiva.
1961
Immissione in commercio della metformina, il farmaco che ancora oggi è indicato dalle linee guida internazionali come il primo antidiabetico da impiegare per la terapia orale del diabete tipo 2 (non-insulino-dipendente).
1964
Disponibilità di strisce affidabili per la determinazione della glicemia con metodo a lettura visiva.
1966
Primo trapianto di pancreas nell’uomo a Minneapolis (USA). I trapianti usati per la cura del diabete tipo 1 verranno eseguiti circa 20 anni dopo.
1967
Viene realizzato il primo strumento per la determinazione della glicemia su una goccia di sangue capillare. E’ la premessa per l’avvio dell’autocontrollo glicemico domiciliare.
1972
Introduzione dell’emoglobina glicata (HbA1c) come parametro di valutazione a lungo termine (tre mesi) del compenso glicemico.
1974
Immissione in commercio delle insuline porcine monocomponenti che hanno il vantaggio di essere meno immunogene e, quindi, di evocare meno delle altre la formazione di anticorpi anti-insulina.
1979
Primi pazienti trattati con microinfusori per la terapia insulinica intensiva.
1980
Primo paziente trattato con insulina umana ottenuta con l’ingegneria genetica (tecnica del DNA ricombinante applicata al batterio Escherichia Coli).
1986
Immissione in commercio delle penne (iniettori) che usano cartucce intercambiabili per la terapia insulina. 1987 Primo trapianto di insule pancreatiche nell’uomo per la cura del diabete tipo 1.
1993
Lo studio americano DCCT dimostra che nel diabete tipo 1 tenere le glicemie più basse riduce il rischio di complicanze croniche.

1995
Immissione in commercio di acarbosio, un inibitore dell’enzima alfa-glucosidasi, che ritarda l’assorbimento intestinale del glucosio.1996
Immissione in commercio del primo analogo dell’insulina. Si tratta di insulina sintetica resa lievemente diversa da quella naturale per modificarne la velocità di assorbimento e, quindi, la velocità di azione.

1997
Viene abbassato il livello di glicemia per porre diagnosi di diabete da 140 a 126 mg/dl1998
Immissione in commercio della repaglinide , una molecola di derivazione aminoacidica che legandosi ai recettori delle sulfoniluree stimola la secrezione insulinica soprattutto in corrispondenza del pasto.
Lo studio inglese UKPDS dimostra che nel diabete tipo 2 mantenere le glicemie più basse riduce il rischio di complicanze croniche
1999
Immissione in commercio di due molecole (rosiglitazone e pioglitazone) appartenenti alla classe dei tiazoledinendioni, farmaci con attività insulino-sensibilizzante.

2000
L’American Diabetes Association (ADA), in vista dei significativi miglioramenti delle tecniche di trapianto, inserisce il trapianto di pancreas tra i trattamenti raccomandati nei pazienti con diabete mellito di tipo 1 ai fini del raggiungimento di normali valori di emoglobina glicosilata
2000
Viene sperimentata per la prima volta in ambiente non ospedaliero la terapia con pancreas artificiale, in uno studio coordinato dal professor Renard e dal suo team dell'Università di Montpellier
2005
Immissione in commercio di exanatide, primo farmaco appartenente alla nuova classe di analoghi del GLP1un’ormone gastrointestinale che stimola la secrezione insulinica ed inibisce la secrezione di glucagone. La classe si arricchirà successivamente di altre molecole quali liraglutide, lixisenatide, exenatide long-acting e altre in fase di lancio (es. dulaglutide, albiglutide)
2006
Immissione in commercio di sitagliptin, prima molecola della nuova classe degli inibitori della dipeptidil peptidasi (DPP-4) l’enzima che degradando GLP-1 lo rende incapace di stimolare la secrezione insulinica e inibire il glucagone. Al sitagliptin si affiancheranno negli anni successivi vildagliptin, saxagliptin, linagliptin e alogliptin.2008
Viene introdotto il concetto di “target terapeutici personalizzati” nella terapia dell’iperglicemia a seguito della pubblicazione dei risultati degli studi ADVANCE, ACCORD e VADT che mostrano assenza di benefici cardiovascolari della terapia ipoglicemizzante molto intensiva in alcune categorie di pazienti con diabete tipo 2 nei quali comunque era confermato il beneficio sulle complicanze renali, retiniche e neurologiche.

2013
Vengono pubblicati i risultati del primo studio condotto su pazienti con diabete di tipo 1 in cui è stato testato un pancreas artificiale miniaturizzato
2014
Immissione in commercio di dapagliflozin, primo di una una nuova classe di farmaci per la terapia del diabete, gli inibitori del SGLT-2 che abbassano la glicemia aumentando l’eliminazione urinaria di glucosio. Altre molecole della classe lanciate successivamente sono canagliflozin ed empaglifloz
2014
Primo biosimilare dell’insulina
2014
Introdotto il primo strumento di Monitoraggio Flash del Glucosio, un sistema innovativo che consente la lettura della glicemia senza la necessità di pungere le dita
2015
Vengono pubblicati i risultati dello studio EMPAREG che dimostrano un enorme beneficio sulla mortalità totale e cardiovascolare di empagliflozin, farmaco appartenente alla classe degli SGLT2
2016
I risultati dello studio LEADER dimostrano che Liraglutide, agonista del recettore GLP-1, somministrata in aggiunta alla terapia standard, riduce in maniera statisticamente significativa rispetto a placebo l’incidenza complessiva di eventi cardiovascolari maggiori e della mortalità, sia totale che cardiovascolare.
2017
Approvato il primo sensore impiantabile per il monitoraggio continuo della glicemia
2017
Viene pubblicato lo studio CANVAS che dimostra che i benefici cardiovascolari e renali della terapia con Canagliflozin e suggerisce la possibilità di un effetto di classe dei farmaci SGLT2 inibitori nella prevenzione cardiovascolare
2017
I risultati dello studio SUSTAIN dimostrano benefici cardiovascolari per un altro farmaco della classe dei GLP1 agonisti, la semaglutide