TELEMEDICINA AL CENTRO ANTIDIABETICO DI ROVIGO
E UN VIDEO DEL PROF. ENZO BONORA DELL’UNIVERSITA’ DI VERONA
CON LE SCUSE PER QUELLO CHE NON SI È POTUTO FARE
LA SITUAZIONE IN ITALIA È MIGLIORE DEGLI ALTRI PAESI DELL’EUROPA
OCCIDENTALE
MA, SI PUO’ FARE DI PIU’ E MEGLIO
Post a cura di Pino Schiesari
(Cliccare
sull’immagine per guardare ed ascoltare)
https://www.facebook.com/enzobonoracontroildiabete/videos/810441986403649/
Conosciamo i problemi e le difficoltà, specialmente ciò che è strettamente collegato a questo momento che si chiama “pandemia da coronavirus”, molte limitazione derivano dalle regole che si prefiggono di limitare al massimo i contatti per evitare i contagi e ci sono regole di carattere burocratico superabili con il buon senso, applicando principi superiori. Da oltre 100 anni il telefono consente il rapporto a distanza e nell’anno 2020 quasi tutti sono dotati di un cellulare o smartphone. Sono ormai 50 anni che esiste la rete di Internet. Ora, attraverso questa rete, è possibile lo scambio di informazioni alla velocità della luce.
IL CONTENUTO DEL VIDEO
“Vi chiedo scusa a nome dei colleghi per quello che non
riusciamo a fare. Però qualcosa di utile riusciamo a farlo. Avanti insieme
contro il Bastardo”
La frase fra virgolette è scritta dal Prof. Enzo Bonora che
presenta il suo video pubblicato una settimana fa, il 14 Novembre, in occasione
della “GIORNATA MONDIALE DEL DIABETE”; definizione che non gli è mai piaciuta
(lo ha detto anche in altre occasioni) perché, secondo Lui, è la “GIORNATA
MONDIALE DELLE PERSONE CON DIABETE”.
Sono le persone con diabete che vanno celebrate in
questa “Giornata”, ricordando la loro battaglia quotidiana, i loro sacrifici, i
loro timori, le paure e tutto quello che fanno ogni giorno.
Segue un lungo elenco di scuse a nome Suo ed anche a nome
dei colleghi dei Centri di Diabetologia, che pur non avendogli dato il mandato
sicuramente sono d’accordo. Scuse per tutto ciò che i diabetologi non riescono a
fare. Non per loro colpa: sono necessari più medici e più infermieri.
Tuttavia, afferma Bonora, “qualcosa siamo riusciti a fare,
dimostrato dal fatto che in Italia il valore medio dell’emoglobina glicata è
del 7,3%, mentre nel resto dei Paesi d’Europa è dell’8%. In Italia l’incidenza
di certe complicanze è più bassa di altri Paesi dell’Europa Occidentale. In
Italia la mortalità delle persone con diabete è più bassa. Chi viene nei Centri
di Diabetologia ha una mortalità ridotta del 20% rispetto a chi non viene mai
nei Centri di Diabetologia. Quindi i Centri contano e qualche cosa sono
riusciti a fare e c’è qualcosa che lo documenta: è scritto nei testi
scientifici, che tutti possono controllare. È una verità, non è autoreferenza.
È verificabile.
Ma si può fare molto meglio.
Ed è questa la ragione di questo Suo monologo di scuse anche
a nome dei colleghi e di chi è preposto all’assistenza. Il video, indirizzato
agli ammalati, che in migliaia seguono la sua pagina, coinvolge l’intero
sistema della Diabetologia Italiana che può fare di più, perché, conclude
rivolto agli ammalati:
VOI LO MERITATE!
ECCO CHE ARRIVA UN ESEMPIO DI SOLUZIONE
DA PARTE DEL CENTRO
ANTIDIABETICO DI ROVIGO
(COMUNICAZIONE DEL DR. FRANCESCO MOLLO DEL 13/11/2020)
Aggiornamento sulle Iniziative di "telemedicina"
1) da una settimana circa il 40-50% dei Pazienti in appuntamento ambulatoriale nei giorni successivi vengono chiamati a casa per un controllo in remoto, produzione di un referto firmato memorizzato nella cartella clinica aziendale ed inviato via mail al paziente stesso (quando possibile) ed al Suo Medico di base. Stessa cosa si fa per ev. piani terapeutici rinnovati ed impegnative.
La selezione dei candidabili al controllo da remoto viene fatta dal
Diabetologo in base alla terapia in corso, agli esami presenti ed al quadro
clinico deducibile dalla storia della sua cartella clinica. Se necessario si
programma un accesso diretto al Centro Diabetologico.
L'iniziativa pare molto apprezzata da i pazienti e dal Medico di medicina
generale
3) Dal 24 novembre vorremmo far partire un appuntamento settimanale di teleconsulto in orario predefinito con i Medici di medicina generale attraverso la piattaforma google meet ad accesso libero per audit clinico, discussione di percorsi clinico terapeutici, condivisione di documenti/immagini/studi clinici.
Queste misure da un lato hanno la finalità di ridurre gli accessi "a rischio" in Ospedale durante la pandemia dall'altro di aprire un canale di comunicazione nuovo con il Territorio e con I medici di Medicina generale per favorire la condivisione dell'assistenza al Paziente diabetico.
(COMUNICAZIONE DEL DR. FRANCESCO MOLLO DEL 13/11/2020)