AGLI AMICI E A QUANTI SEGUONO IL BLOG, L'ASSOCIAZIONE DIABETICI DI ROVIGO MANDA GLI AUGURI DI NATALE E NUOVO ANNO
"Video musicale di Andrea Bocelli durante l'esecuzione di Tu Scendi Dalle Stelle. (C) 2015 Sugar Srl, in licenza esclusiva per Universal International Music B.V., società del gruppo Universal Music" LINK: https://youtu.be/68mCdwb4A3k
Tu scendi dalle stelle, noto anche come Canzoncina a Gesù
Bambino o più semplicemente A Gesù Bambino, è un canto natalizio composto nel
Dicembre 1754 a Nola dal vescovo e santo Alfonso Maria de' Liguori, derivato
come versione in italiano dall'originale in lingua napoletana Quanno Nascette
Ninno. Il motivo, scritto in 6/8, è uno tra i più famosi canti natalizi
italiani.
***
Segue il motivo musicale con flauto dolce in un video con il logo dell'Associazione.
Recepiti il Piano nazionale diabete e quello della Cronicità, il Veneto
punta a potenziare la gestione integrata del paziente diabetico. A breve
partirà un progetto sperimentale finanziato da Aifa che consentirà ai medici di
medicina generale, in tandem con lo specialista, di proporre la prescrizione di
farmaci “innovativi” velocizzando l’accesso alle cure più efficaci. Rimane
invece non ancora implementato il Pdta
11 ottobre 2019 nel medesimo quotidianosanita.it
Diabete. L’Emilia Romagna
pronta allo “strappo”. Ai Mmg la prescrivibilità dei farmaci “innovativi”
Se Aifa entro il mese di novembre non darà il via
libera alla possibilità di far prescrivere ai medici di famiglia i farmaci
antidiabete “innovativi”, la Regione si muoverà autonomamente presentando in
Giunta un accordo ad hoc sottoscritto insieme ai medici specialistici, Mmg e
associazioni dei pazienti
Siamo a NATALE, ma ancora nessuna novità !
QUOTIDIANO SANITÃ
18 aprile 2019 - Bertaggia (Coordinamento Associazioni Pazienti del Veneto): "No a carichi burocratici per specialisti, sottraggono tempo alle cure"
5 Marzo 2015 - Mollo (Sid Veneto): "Ancora molto da fare per raggiungere la gestione integrata"
5 Marzo 2019 - Bonora (Univ. Verona): "Allochiamo più risorse per l'assistenza integrata del paziente diabetico"
5 Marzo 2019 - Cancian (Simg): "Si rimuova la limitazione alla prescrizione di farmaci per i Mmg"
5 Marzo 2019 - Senesi (Amd Veneto): "Importante la formazione per specialisti e Mmg"
5 Marzo 2019 - Paccagnella (Az. 2 Treviso): "Fondaentale la cartella elettronica condivisa con i Mmg"
5 Marzo 2019 - Bottazzo (Fand): "Sollecitiamo la proscrivibilità farmaci innovativi ai Mmg"
PARERI, PARERI, PARERI, PARERI ........
MA NESSUNA DECISIONE !
Così anche nelle altre Regioni, vedasi cliccando sul link: https://www.quotidianosanita.it/speciale_dia_lo_go/ Da una parte l’AIFA, l'Agenzia italiana del farmaco, l'istituzione
pubblica competente per l'attività regolatoria dei farmaci in Italia, dall’altra
le Regioni, con i problemi di bilancio e quindi il controllo della spesa
attraverso i “Piani Terapeutici” ed altre forme di controllo, oltre alla
diffidenza ingiustificata nei confronti dei Medici di Medicina Generale, sulle loro capacità professionali
e poco attenti alla spesa. Ciò non avviene in tutti gli altri Paesi del Mondo,
dove i medici di medicina generale sono abilitati a prescrivere i farmaci innovativi.
Tutto ciò è assurdo e deve essere interrotto. Servono drastiche soluzioni
che mettano in primo piano il bene collettivo rappresentato dalla salute di milioni
di Italiani.
Prevenire le gravi complicanze del diabete è prioritario rispetto a tutte
le errate obbiezioni, come sancito dall’articolo 32 della Costituzione: “La
Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e
interesse della collettività”.
DA NOI CONDIVISO IN YOUTUBE PER POTERLO "SBOBINARE"
CLICCA PER ASCOLTARE LA SUA LEZIONE
È un video importante, perché contiene ragionamenti e convinzioni dell'insigne specialista che aiutano a combattere la sottovalutazione del diabete da parte di Istituzioni, medici e delle stesse persone con diabete, soprattutto quando l'obiettivo è il solo valore glicemico (glicemia e glicata) e non anche la situazione cardiovascolare e dei reni, che deve essere invece l'obiettivo dei trattamenti del diabete. NON SIAMO CONVINTI CHE LE LINEE GUIDA IN TEMA DI DIABETE SIANO DA TUTTI APPLICATE SECONDO LE GIUSTE IDEE DEL PROF. BONORA
LE TERAPIE, ANCHE DI NUOVA GENERAZIONE, DEVONO ESSERE PRESCRITTE ANCHE IN PRESENZA DI MIGLIORAMENTI DEI PARAMETRI
GLICEMICI (GLICATA E GLICEMIA) PER PROTEGGERE CUORE, RENI E CERVELLO DALLA
MALATTIA
Ben ritrovati. In
video precedenti, che vi invito ad andare a vedere sono in questa pagina oppure
sono su YouTube, ho parlato dei criteri
diagnostici di diabete, glicemia digiuno superiore o uguale a 126 ed emoglobina
glicata superiore o uguale a 6,5 per cento, oppure con la nuova unità di misura
il numero magico 48; in altri video ho
parlato degli obiettivi di emoglobina glicata e di glicemia da raggiungere per
potersi definire un buon controllo glicemico; e in qualche altro video vi ho
parlato di farmaci nuovi che sono in grado di proteggere il cuore ed i reni.
Ora mettiamo insieme tre concetti che derivano dai temi che
ho trattato in questi video, per sviluppare un certo tipo di discorso che ogni
tanto qualche paziente (…….) e che quindi insieme affrontiamo in ambulatorio. Quando arriva una persona che ha un emoglobina glicata di 6.8, una glicemia di
135, quindi entrambi i valori oltre soglia, la diagnosi di diabete è fatta, non
ci sono dubbi, si ragiona sulla malattia, su che cosa bisogna fare, e delle volte la stessa persona dice: beh ho capito,
adesso mi dà la metformina, ho letto su internet che è la base della terapia
del diabete tipo 2, che è il tipo di diabete che lei mi ha detto che io ho, ed
è la nocciolina; quindi mi aspetto che
mi dia la metformina.
E io gli dico no! Non gliela do!
Come mai non mi dà la metformina?
Non gliela do perché prima voglio che lei abbia un periodo
di consapevolizzazione di quanto bene faccia lo stile di vita, di quanto sia in
grado di ridurre la sua emoglobina, di quanto sia in grado di ridurre le sue
glicemie, voglio anche che lei capisca, e le darò uno strumento per misurare la
glicemia a casa, come impatta il suo migliore stile di vita sulle glicemie,
sulle emoglobine glicate e magari riesca
anche a capire che certi alimenti possono avere un impatto maggiore rispetto ad
altri sulle glicemie, se lei misurerà in maniera scrupolosa la glicemia prima e
due ore dopo un pasto che contiene quegli alimenti.
Cioè, vorrei che lei avesse una sorta di alfabetizzazione
sui benefici straordinari del cambiamento dello stile di vita; dopo ci
ritroviamo parleremo di metformina. È importante per me, anche se nelle linee
guida americane o di molti paesi è scritto che da subito si deve dare metformina
nel diabete tipo 2, che la persona colga quanto importante è il cambiamento
dello stile di vita sulle sue glicemie; poi magari quando ritorna, anche se le
sue glicemie sono decisamente migliorate, anche se magari la glicemia di giorno
non è più 134 -140 ma è diventata 110 o magari 105, anche se la sua emoglobina
glicata che era 6.8 o 7 per cento, quindi non particolarmente alta, è andata a 6.2 o a 5.9, la metformina gliela do.
Perché gliela do? Lui è già ben controllato, ha già
raggiunto gli obiettivi glicemici ed ha l’emoglobina glicata che noi
raccomandiamo; ma io la metformina gliela dò perché al di là dell'effetto di
riduzione della glicemia, la metformina ha dimostrato di prevenire il danno
d'organo nel diabete, soprattutto di prevenire la malattia cardiovascolare; ci
sono studi che dimostrano questo; quindi io la metformina gliela dò per quello,
non perché voglio ulteriormente
migliorare l'indice dell'emoglobina glicata; è una protezione degli organi che possono
essere colpiti nel corso della malattia, per lo stesso motivo oggi diamo
farmaci che sono in grado di proteggere il cuore ed i reni in persone che hanno
un buon controllo glicemico e che a volte si stupiscono, a volte si arrabbiano,
anche quando gli aggiungiamo farmaco a farmaco, perché ci dicono che loro in
base a quello che sanno, hanno delle glicemie che vanno bene, e non capiscono
perché si debba aumentare il numero di farmaci che prendono; e glielo spieghiamo; è proprio questo il
concetto, abbiamo oggi la documentazione che a prescindere dal buon controllo
glicemico, ci sono farmaci che sono in grado di fare di più, di ottenere di più,
di opporsi alla perdita di funzione renale, di proteggere il cuore nei
confronti dello scompenso cardiaco, dell'infarto, il cervello, di proteggere dall'ictus. Ecco perché li diamo!
È cambiato il paradigma, quindi siamo passati da una
situazione di qualche anno fa, che dal punto di vista dell'impostazione della
terapia definivamo (the target) cioè tratta la persona per raggiungere il
target, l'obiettivo, il bersaglio, l'obiettivo di glicemia ed emoglobina
glicata, ad una situazione in cui senza dimenticare il “the target” vogliamo
perseguire il concetto del (the target benefits) cioè tratta la persona per
raggiungere quel certo beneficio, cioè la prevenzione della malattia
cardiovascolare la prevenzione della malattia renale nel diabete tipo 2.
Ecco perché stiamo facendo una battaglia per cercare di
garantire l'accesso a certi nuovi farmaci a tutte le persone con diabete tipo 2;
perché in questo momento non è etico in tutta una serie di situazioni cliniche
non prescrivere certi farmaci a prescindere da quello che è il livello di
controllo glicemico della malattia, molto importante da ricordare, molto
importante da capire, da parte delle persone con diabete.
Sta cambiando lo scenario, l'approccio terapeutico, perché
oggi abbiamo delle nuove opportunità, per cui fondamentale è lo stile di vita;
capire il suo impatto fondamentale, continuarlo per mantenere un buon controllo;
ma oggi abbiamo strumenti, che in aggiunta a quelli che sono i benefici dello
stile di vita, possono determinare benefici addizionali: ad esempio, sul cuore,
sui reni.
Ecco perché diamo metformina a quelli che apparentemente
sono già ben controllati; ecco perché a volte aggiungiamo farmaci a persone che
stanno prendendo metformina che sono ben controllate; vogliamo ottenere di più (the benefits), non
solo (the target).
Spero di essere stato chiaro. Ci sentiremo in un'altra circostanza.
Arrivederci!
Se osserviamo la statistica delle visualizzazioni di pagine
del blog dell’Associazione Diabetici di Rovigo, non è simbolica l’estensione
degli Auguri a tutto il Mondo.
Da settembre 2017 ad oggi, su circa 371.000 pagine aperte, ben
40.000 sono visualizzazioni avvenute da parte di persone residenti fuori dall’Italia.
Forse, non tutti Polesani emigrati all’estero, ma sicuramente persone con diabete
che hanno trovato interesse per i post pubblicati nel blog di questa
attivissima Associazione di volontari polesana.
Nel post, oltre agli Auguri e all’elenco delle 10 principali
Nazioni coinvolte, la canzone di Natale 2019 di Radio Deejay “Per un milione di
Auguri”.
"Per un milione di Auguri" la canzone di Natale 2019 di Radio Deejay
Si avvicina il Natale e la fine del 2019, un anno di intensa attività dell’Associazione Diabetici di Rovigo, cresciuta come numero degli iscritti e di più come presenza fra le persone, grazie ad Internet per le opportunità offerte dai nostri post in YouTube, Facebook e Blogger i cui siti sono visitati in tutto il Mondo.
Da questo Blog e dal sito "DiabeteRovigo.it" è possibile interagire con le Associazioni professionali nazionali ed altri siti ricchi di informazioni che riguardano il diabete e che aiutano a prevenire le gravi conseguenze della malattia.
L’Associazione di Rovigo, grazie al web è conosciuta in molte Regioni italiane e di altre Nazioni del Mondo, come dimostrano i numeri di questa classifica dei primi 10 Paesi, per numero di pagine visitate in questo blog, nel periodo dal 24 settembre 2017 (data di attivazione) al 4 dicembre 2019:
Italia 332.117 Norvegia 10.000 Stati Uniti 9.282 Germania 5.000 Paesi Bassi 1.991 Russia 1.699 Regione sconosciuta 1.053 Cechia 856 Svizzera 580 Francia 566
Naturalmente, fra i visitatori del blog e dei nostri siti sono presenti i Polesani, emigrati in tutto il Mondo dalla nostra bella Provincia Veneta e dal suo meraviglioso "Delta del Po", ai quali ci uniamo idealmente inviando i più calorosi e fervidi Auguri per le prossime festività di Natale e Nuovo Anno.
OSPEDALE DI ROVIGO 14 NOVEMBRE 2019 CRONACA CON VIDEO
Il giorno 14 Novembre è stata celebrata la ricorrenza della
Giornata Mondiale del Diabete presso la Hall dell’Ospedale di Rovigo.
L'evento è stato patrocinato dall'ULSS 5 Polesana, dal
Comune e Provincia di Rovigo e dalla Srl ASM SET, sinergie indispensabili in
tema di prevenzione di una malattia cronica che è base di pericolose
complicazioni mortali.
L'iniziativa è stata organizzata dall'Associazione Diabetici
di Rovigo con la collaborazione del Lions di Badia - Rovigo Adige Po e della Croce Rossa
Italiana.
L'Associazione Diabetici ha prodotto materiale informativo,
stampato grazie alla collaborazione dell'ULSS 5 Polesana, distribuito unitamente
ad altro materiale fornito da FAND, la Federazione Nazionale delle
Associazioni Diabetici; inoltre, nell'intera mattinata sono stati proiettati video di
sensibilizzazione e prevenzione. Un particolare riconoscimento a "Menarini
Diagnostics" che ha messo a disposizione, tramite il Lions di Badia Adige
Po, il materiale per lo Screening, eseguito dagli volontari del Lions, della
CRI e da un'infermiera professionale del Centro Antidiabetico di Rovigo.
L'evento ha avuto successo, nonostante il maltempo abbia impedito l'appuntamento con la "piazza" del 12 novembre; alle ore 12.00 erano stati eseguiti circa 350 controlli della glicemia.
Non è stata celebrata la malattia ma chi
vive con quella malattia e chi partecipa alla lotta contro la malattia. Una Giornata per dire grazie alle famiglie dei malati, ai medici, agli infermieri, ai volontari delle associazioni, ai ricercatori, alle istituzioni
scientifiche ed a tutti coloro che contribuiscono tutti i giorni nella lotta contro questa malattia che sta diventando una vera e propria epidemia.
Purtroppo, c'è sottovalutazione e poca consapevolezza dei rischi e della pericolosità di questa malattia, anche da parte delle Istituzioni Pubbliche. C'è ancora chi attribuisce la colpa della malattia agli stessi ammalati che non seguono corretti stili di vita. Vi è una generalizzata scarsa conoscenza di questa materia. I consigli di attenzione agli stili di vita (alimentazione e movimento fisico), non sono la causa, ma la terapia. Il diabete insorge per fattori di rischio individuali non modificabili, come dimostrato da tante persone con diabete che nella loro vita si sono sempre attenute a corretti stili di vita.
Osserviamo ancora che non è vero che il diabete sia la "malattia del benessere". Più corretto dire che l'organizzazione attuale della società moderna non favorisce corretti stili di vita, ma induce e costringe le persone a subire "scorretti stili di vita". Il benessere può aggravare ed anticipare il diabete in persone già predisposte per fattori di rischio non modificabili. La difesa, purtroppo, è difficile e l'azione delle Istituzioni preposte è insufficiente. Lo stile di vita è terapia, che non sempre è sufficiente e possibile (anziani) e deve quindi essere associato ai farmaci. La prevenzione consiste nel divulgare efficaci e giuste informazioni sul diabete, funzione che deve essere sostenuta innanzitutto da Comuni, Provincie, Regioni, Stato, dedicando risorse separate da quelle assegnate alla cura (ULSS), per evitare il rischio che queste assorbano e annullino la prevenzione. Il volontariato, come nell'esempio di Rovigo e delle oltre 400 manifestazioni in Italia della Giornata Mondiale, è utile ed importante, come encomiabile è l'attività svolta in tutto l'anno dalle varie Associazioni, ma insufficiente rispetto al continuo aumento della malattia del diabete, assolutamente non attribuibile colpevolmente alle persone colpite dalla malattia.
Un video-collage divertente che contiene consigli per proteggere il proprio cuore attraverso l’attività fisica e un sano stile di vita. Nella prima parte elaborazioni grafiche con immagini rappresentanti il cuore, da noi rielaborate in 3D.
clicca sull'immagine (YouTube)
IL VIDEO CON APERTURA IN GOOGLE-DRIVE
Nella seconda parte una sequenza parziale del
video in YouTube
della serie “Il Diabete a Tappe - Viaggio della conoscenza”
di Menarini Diagnostics, 12 brevi video da noi riuniti in un solo video (durata
37 minuti) che si può guardare e scaricare dal nostro blog:
L’intento è quello di sensibilizzare le persone a seguire un
corretto stile di vita utile ad evitare le gravi complicazioni, non solo per
chi già soffre di diabete, ricordando che il nostro “motore”, insidiato dagli
stili di vita imposti dalla società del benessere, deve durare sano, allegro e
brillante.
Con l’occasione segnaliamo due “chicche” divertenti ed istruttive
(sfogliabili) scoperte nel sito del Progetto Cuore, dell’Istituto Superiore di
Sanità, da noi trasformate in “presentazioni” ed inserite in Drive di Google:
Dalla trasmissione di Rai 3 abbiamo scaricato la seconda
parte riguardante l’intervista del Prof. Walter Willet dell’Università di
Harvard, una istituzione di indiscussa autorevolezza.
*
“Il prof. Willet ha pubblicato molte centinaia di lavori
fondamentali per comprendere quali alimenti siano più salutari e quali meno.
Studiando per oltre 40 anni centinaia di migliaia di persone. Si è inimicato
potentissime lobbies del suo paese ma è andato avanti per la sua strada. Ha
documentato i benefici della dieta mediterranea. Quella che gli americani non
fanno più di tanto, rimpinzati come sono di bibite zuccherate, dolciumi, carne,
grassi idrogenati, ecc. Quella che non stiamo facendo quasi più neppure noi
italiani che pure ne siamo gli ispiratori. Non tanto perché non mangiamo più
pasta o riso o pane o legumi o frutta ma perché ne mangiano troppi. Così come
mangiamo troppo di tutto.”
che ha
commentato la trasmissione con queste parole: " Finalmente un servizio televisivo degno della definizione “servizio” cioè strumento per servire il pubblico, fornendo buona informazione (e non solo intrattenimento).
La prima parte della trasmissione è stata dedicata ad Adriano
Panzironi, il giornalista imprenditore ideatore della “paleo-dieta”, che fa
soldi con un suo libro e come socio di produttori di integratori
alimentari.
Il personaggio, già denunciato dall’Ordine dei Medici per esercizio
abusivo della professione, multato dall’Antitrust e sospeso dall’Ordine dei
Giornalisti per pubblicità ingannevole è definito:
“personaggio pericoloso che rischia di allontanare i pazienti dalle uniche terapie riconosciute dalla scienza”,
come si legge nel Comunicato Stampa
dei diabetologi di AMD, della omologa Fondazione e Diabete Italia Onlus
(condivisione dalla pagina FB dell'Associazione Diabetitici di Rovigo - cliccare sull'immagine)
Confrontando le varie diete il Prof. Francesco Mollo, responsabile del Centro Antidiabetico di Rovigo, ha parlato molto diffusamente anche del caso "Panzironi" nell' incontro pubblico avvenuto a Rovigo sul tema Alimentazione e Diabete del 27 settembre u.s., confermando la pericolosità dell'abbandono delle terapie e medicina convenzionale basate sulla scienza.
A proposito delle cure alternative interessante la lettura delle riflessioni del Prof. Enzo Bonora in un post della sua pagina FB.
Le dieci F delle cure alternative
Molti mi chiedono come sia possibile che così tante persone ricorrano a terapie alternative e prive di qualsiasi prova scientifica di efficacia, talora spendendo quantità rilevanti di denaro. La risposta non è semplice e non credo sia valida per tutti loro ma credo che per la maggior parte di loro si debbano invocare 6 F, variamente combinate.
La prima F è quella di “fascinazione”. Ci sono persone che restano affascinate da proposte bizzarre. E quanto più bizzarre e diverse dallo “standard” sono, tanto maggiore è la attrattiva che loro subiscono. Se poi queste proposte sono presentate come verità nascoste il loro potere di fascinazione diventa spesso irresistibile.
La seconda F è quella di “furbizia”. Moltissimi vogliono fare i furbi, cioè ottenere qualcosa con un mezzo (azione) che li distingua dagli altri e gli dia un vantaggio rispetto agli altri con uno sforzo (costo) minore che gli altri non hanno percepito come facilmente fruibile. L’idea di sconfiggere gli altri grazie alla propria furbizia in molte persone è insopprimibile.
La terza F è quella di “fretta”. Il “tutto, alla svelta e con poco sforzo” è un modo di pensare e di vivere che sta diventando purtroppo dominante al giorno d’oggi. E queste persone che ricorrono a terapie alternative spesso hanno anche fretta di vedere risultati. I 5 kg persi in una settimana senza fare dieta o attività fisica e senza prendere “sostanze chimiche” li abbiamo appena letti e sono una sorta di attrazione fatale per alcuni.
La quarta F è quella di “fallimento”. Si tratta di persone che hanno avuto poco o nullo beneficio da precedenti esperienze terapeutiche, in genere però applicate poco, parzialmente o solo per brevi periodi. Persone per questi fallimenti spinte verso proposte alternative, al pensiero di “le ho provate tutte e provo anche questa”.
La quinta F è quella della “frustrazione”. Un sentimento generato appunto dai precedenti fallimenti e che induce a pensare che l’approccio tradizionale non potrà mai risolvere il loro problema.
La sesta F è quella di “faciloneria”. La faciloneria con cui viene accettata la proposta bizzarra senza approfondire se la stessa ha una logica, un fondamento, prove solide di efficacia, probabilità di successo a breve-medio-lungo termine. La prospettiva di vivere 150 anni con un cervello perfettamente funzionante e le articolazioni che non urlano il loro dolore è la chimera da presentare in un prossimo best seller.
Queste 6 F si intersecano con altre 3 F e quasi sempre alla fine incontrano una decima F.
Le 3 F che vengono intersecate dalle precedenti 6 F sono proprie di chi le proposte alternative le presenta, quasi sempre a scopo di lucro.
Alludo al “fraintendimento” della conoscenza e della scienza (ipotesi benevola), alle “farneticazioni” che vengono allestite (raramente per una profonda ignoranza, in genere con consapevole strumentalizzazione) e alle clamorose “falsità” che vengono costruite ad arte e presentate con minore o maggiore investimento a scopo di marketing. Chi ricorre a queste tre F è pienamente consapevole che i propri interlocutori (clienti) sono inclini o affetti dalle prime sei F e se ne approfitta.
La decima F è quella di “fregatura”. Una fregatura che arriva implacabile prima o poi. Spesso dopo che molti portafogli si sono alleggeriti e un conto in banca si è molto gonfiato.