martedì 16 aprile 2019

ROVIGO - AUTOCONTROLLO GLICEMICO STRUTTURATO - 27 APRILE 2019

AUDIUTORIUM OSPEDALE DI ROVIGO




1) 
ore 9.30 Assemblea annuale dei Soci della Associazione Diabetici di Rovigo

2)   




IL VIDEO DELL'ASSOCIAZIONE DIABETICI DI ROVIGO

Oltre la metà del video contiene i testi del libretto n.11 di Diabete Italia della serie "IL MIO DIABETE", con lettura in automatico con chiara voce femminile. Nell'ultima parte ci sono istruzioni per l'auto calcolo della media glicemica e dei valori dell'emoglobina glicata, oltre ad una tabella di conversione dei valori, ottenuta con lo stesso metodo. Tutti sono in grado di eseguire le operazioni aritmetiche apprese alla scuola elementare, senza bisogno di computer, calcolatrici ed altro; ma è necessario l'impegno nell'autocontrollo, che deve essere "strutturato", come insegnerà il diabetologo. (Autore del video: Pino Schiesari)



DI SEGUITO I TESTI DI DIABETE ITALIA:

MISURARE LA GLICEMIA


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INTRODUZIONE.

  • Perché è importante misurare la glicemia?

L’automonitoraggio, o autocontrollo glicemico, consente alla persona con diabete di gestire la sua condizione. 
Potendo misurare da solo in qualsiasi momento la variabile chiave del diabete, la persona può diventare un esperto e un protagonista della cura.
Deve però avere le conoscenze necessarie per riflettere sul dato glicemico e agire di conseguenza.


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PRESCRIZIONE

  • Chi può e chi deve controllare la glicemia?

L’autocontrollo glicemico quotidiano è indispensabile per i pazienti con diabete tipo 1 e con diabete tipo 2 insulinotrattati.
L’autocontrollo domiciliare, con diversa frequenza di misurazione, è utile per tutte le altre persone con diabete che abbiano ricevuto informazioni per interpretare il dato glicemico in modo da sapere sempre di più sul proprio diabete.



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LIMITI ALLA PRESCRIZIONE

  • La ASL mi passa poche strisce, come faccio?

Nel diabete non insulinotrattato non conta tanto la frequenza dei controlli ma la loro capacità di
aprire più ‘finestre’ possibili sul proprio equilibrio. I controlli della glicemia non vanno fatti a caso e nemmeno sempre e solo alla stessa ora. a volte, nel diabete tipo 2, basta fare le misurazioni solo qualche settimana all’anno.
Chiedete al medico uno schema di autocontrollo.


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AUTOCONTROLLO STRUTTURATO

  • Cosa significa "controllo strutturato"?
Significa organizzato secondo degli schemi: lo schema ‘a coppie’ misura la glicemia prima e dopo un evento che potrebbe influenzarla (un pasto o una camminata). 
Nello schema ‘a scacchiera’ si effettua una coppia ogni giorno (lunedì prima e dopo colazione, martedì prima e dopo la palestra, ecc.). 
Lo schema ‘a curva glicemica’ prevede 5 misurazioni nello stesso giorno.



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SCHEMI DI MISURAZIONE

  • Io uso insulina, quando devo misurare la glicemia?

La persona che usa insulina o sulfaniluree dovrebbe misurare la glicemia 3-5 volte al giorno e ogni volta che avverte qualcosa di strano. 
I controlli vanno moltiplicati durante le malattie, gli stati febbrili e dopo dei traumi.
Sopore, stanchezza, cali temporanei della vista possono essere segno di iperglicemie
mentre fame e nervosismo possono indicare ipoglicemie.


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DIARI GLICEMICI

  • Vale la pena di tenere un diario glicemico?

Certamente sì. 
Nel diabete è importante la variabilità delle glicemie. Un diario glicemico ricco di misurazioni prese a ore diverse nel diabete tipo 2 (e prima e dopo ogni pasto e ogni iniezione nel diabete insulinotrattato) consente al Diabetologo di personalizzare la terapia, oltre a dare informazioni precise al paziente per un continuo miglioramento.


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COME FARE

  • Come si esegue concretamente l'autocontrollo?

È molto semplice: si monta un ago, detto lancetta, sul pungidito e lo si applica sul polpastrello. Premendo un pulsante esce una microgoccia di sangue che viene apposta su una striscia reattiva. Questa viene letta da un glucometro che visualizza e memorizza la glicemia.
Si può misurare la glicemia ovunque e in ogni momento.

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COME REAGIRE

  • Cosa devo fare se leggo un dato sballato?
Nelle persone che usano insulina se la glicemia è sotto 90 mg/dL (ipoglicemia) occorre subito
assumere zuccheri. Se supera i 300 mg/dL vale la pena di misurare anche i chetoni nel sangue.
C’è un concetto però che vale per tutti: una glicemia ‘alta’ non è un brutto voto a scuola.
È un indizio su cui ragionare, cercando di capire le cause per imparare di più sul proprio diabete.


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EMOGLOBINA GLICATA

  • Cosa vuol dire HbA1c e cosa c'entra con la glicemia?

L’emoglobina glicata (hba1c) misura la ‘media’ del controllo glicemico nei due-tre mesi precedenti. deve essere misurata almeno due volte l’anno nelle persone con diabete tipo 2, e quattro volte l’anno nelle persone trattate con insulina o scompensate. i livelli ‘ideali’ variano da persona a persona.
Più l’emoglobina glicata è alta, maggiore è il rischio di complicanze.


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CGM

  • Cosa sono i sensori, possono servire?
La misurazione in continuo della glicemia (in sigla inglese CGM) rileva la glicemia più volte ogni ora
attraverso dei sensori posti sulla pelle. Nelle persone trattate con insulina può contribuire a ridurre le ipoglicemie e può essere di utilità nel ridurre l’emoglobina glicata in persone molto ben formate, soprattutto se usano il microinfusore.


IL CONTROLLO DELLA GLICATA


SI PUO' FARE ANCHE MANUALMENTE