domenica 28 aprile 2019

LA SINTESI DELLA LEZIONE SULL’AUTO CONTROLLO GLICEMICO


AUDITORIUM OSPEDALE DI ROVIGO 
27 APRILE 2019



In occasione dell’Assemblea Annuale dei Soci dell’Associazione Diabetici di Rovigo, incontro educativo sul diabete presso l’Auditorium dell’Ospedale di Rovigo. L’autocontrollo glicemico strutturato. Opportunità di partecipazione del paziente alla cura del diabete di tipo 2.

Una lezione a tutto campo quella di ieri, sabato 27 aprile, del dottor Francesco Mollo, diabetologo, Responsabile del Centro Antidiabetico di Rovigo. La base del rapporto fra medico e paziente in una malattia che richiede da parte del paziente non solo l’assunzione delle medicine. È emerso un importante chiarimento: l’autocontrollo è utile al paziente ed è essenziale per il medico. che devono entrambi saper interpretare i dati e, conseguentemente, devono decidere cosa fare. Ma è necessario che il paziente esegui l’autocontrollo, compili il diario e segua le indicazioni ricevute. Ecco in cosa consiste la partecipazione del paziente alla cura del Diabete.

L’autocontrollo glicemico quotidiano è indispensabile per i pazienti con diabete tipo 1 e con diabete tipo 2 insulino-trattati. L’autocontrollo domiciliare, con diversa frequenza di misurazione, è utile per tutte le altre persone con diabete che abbiano ricevuto informazioni per interpretare il dato glicemico in modo da sapere sempre di più sul proprio diabete.

 Nel diabete non insulino-trattato non conta tanto la frequenza dei controlli ma la loro capacità di aprire più ‘finestre’ possibili sul proprio equilibrio. I controlli della glicemia non vanno fatti a caso
e nemmeno sempre e solo alla stessa ora. a volte, nel diabete tipo 2, basta fare le misurazioni solo qualche settimana all’anno. Per questo motivo, lo schema delle misurazioni deve essere concordato con il diabetologo e si deve tenere diligentemente il diario. Esempi di schemi strutturati: a coppie, a scacchiera, a curva glicemica. Un grande impegno, ma necessario.


Molti gli interventi dei presenti con domande, specialmente riguardanti i valori alti della glicemia che generano paure ed apprensioni. A tutti la risposta del dott. Mollo: una glicemia ‘alta’ non è un brutto voto a scuola. È un indizio su cui ragionare, cercando di capire le cause per imparare di più sul proprio diabete. Ciò che conta è la media delle glicemie, non di un solo giorno, ma di tre-quattro mesi. Utile è il controllo dell’emoglobina glicata due volte l’anno per il diabete di tipo 2 non insulino trattato, 4 volte l’anno per chi è controllato con l’insulina. Ma attenti, la media dipende da molti fattori, alcuni dei quali hanno spiegazioni e sono controllabili.

ALCUNE IMMAGINI DELL'EVENTO: