“NOI SIAMO QUELLO CHE MANGIAMO” – DA RAI STORIA –
ALIMENTAZIONE E SOCIETA’ IN ITALIA
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Questo è l’articolo
che ha presentato la trasmissione avvenuta
alla vigilia di Expo 2015, conduttore Gianni Riotta. Riproponiamo la puntata
per gli amici del blog ed anche per altri, sicuri di fare cosa utile.
“Noi siamo quello che mangiamo” diceva il filosofo Ludwig
Feuerbach. Ciò che viene introdotto nel nostro organismo non influenza soltanto
il corpo, ma anche i processi energetici, psicologici e spirituali. Migliorare
l’alimentazione può quindi migliorare la vita.
Oggi, prendendo spunto dal sessantesimo compleanno della
Dieta Mediterranea e a pochi mesi dall’Expo 2015 che avrà come tema proprio
quello del nutrimento, Eco della Storia dedica la puntata al cibo e alle
abitudini alimentari degli italiani.
In studio con Gianni Riotta, lo chef del ristorante La
Pergola di Roma, Heinz Beck. “Sono d’accordo con Feuerbach – spiega lo Chef
Beck - noi dobbiamo vedere il cibo non solo come mezzo per sfamarci ma anche
come prevenzione a malattie; in un corpo sano c’è una mente sana e in un corpo
sano ci sono meno malattie, c’è più forza, più resistenza”.
Un viaggio tra cucine e carrelli della spesa per raccontare
come erano gli italiani, come sono e quanto le abitudini e le tradizioni
alimentari siano lo specchio della società.
Ma come si mangiava ieri e come si mangia oggi? In un
dialogo tra scienza e antropologia, il cibo è anche cultura. In Guerra e Pace
Nataša, la protagonista, chiede un gelato all’ananas, nel Gattopardo la grande
scena del ballo è preceduta da pasticci al tartufo, ne L’isola del Tesoro,
quando Jim Hawkins trova la preziosa mappa, il premio è una fetta di pasticcio
al piccione.
Anche la politica si occupa sempre più spesso di
alimentazione sana, la First Lady Michelle Obama ha dato vita dal 2010 ad un
progetto rivolto soprattutto ai ragazzi, basato su un’alimentazione corretta,
fatta prevalentemente di frutta e verdura e coltivando lei stessa negli Orti
della Casa Bianca.
La parola d’ordine sembra essere “ritorno alle origini”,
ovvero mangiare cibi poco artefatti, cose semplici, con condimenti poco
elaborati e pochi zuccheri raffinati. Ma cosa mangia un grande chef in pausa
pranzo? “Io mangio soprattutto frutta e verdura, ben volentieri la pasta o il
riso – dice Heinz Beck –evito invece le proteine, ne mangio pochissime. I cibi
li preferisco cotti poco. La mia pasta preferita è la pasta al pomodoro,
semplicissima, e ogni volta che vado a Palermo, devo assolutamente assaggiare
la pasta con i tenerumi – conclude - è
veramente favolosa”.