domenica 30 settembre 2018

PROGETTO SERENA - UN CANE ALLERTA DIABETE PER AMICO



L’ ASSOCIAZIONE DIABETICI DI ROVIGO ALL’APPUNTAMENTO CON I CANI ALLERTA NEL DIABETE DEL PROGETTO SERENA ONLUS IN PIAZZETTA ANNONARIA
Nella bella cornice  della Piazza Annonaria, che ripropone la pianta dell’antico chiostro dello storico convento dei Domenicani fino al 1770 e delle monache domenicane terziarie fino al 1810, accanto alla Chiesa di Sant’Antonio Abate, nota come Chiesa di San Domenico, L’Associazione diabetici di Rovigo ha organizzato, il 22 settembre u.s., un incontro interessante con lo staff del “Progetto Serena–Cani allerta nel diabete “, cui hanno partecipato soci e cittadini, diabetici e non per  ascoltare con curiosità la novità di cani salvavita per amici, utili soprattutto a bambini e anziani diabetici. L’incontro della seconda iniziativa prevista dalla 1a Edizione di DOLCE –MENTE, approccio ragionato all’universo diabete, era intitolato Progetto Serena: un cane salvavita per amico, ricordando che la prima iniziativa intitolata Attività fisica, sport e diabete, si era tenuta in Piazza Vittorio Emanuele il giovedì 20 u.s. all’interno della manifestazione Sport Village, promossa da Coni e Panathlon di Rovigo.

L’evento, voluto dall’Associazione diabetici è stato promosso con il Patrocinio del Comune, della Provincia, dell’ULSS 5, dell’ASM Set e della Croce Rossa e con la collaborazione del Panathlon di Rovigo, di ViviRovigo, de Il Circolo di Rovigo, della Rete Solidale e culturale, con il sostegno di La Fattoria, Fideuram e ASM SET. Hanno portato il loro saluto le Autorità presenti e i Presidenti delle Associazioni, che hanno collaborato per la realizzazione dell’evento.

Lo staff dell’Associazione Progetto Serena Onlus di Cerea, rappresentato da Roberto Zampieri, fondatore e ideatore del Progetto, da Serena Asteggiano Presidente e da Rosa Alestra Vice Presidente, ha presentato il Progetto non senza aver mostrato prima  due cani  allerta (Olli e Nala ), donati e consegnati ai membri dello Staff da due giovani ragazzi (Rebecca e Parigi) venuti da Firenze perché fossero assegnati a due bambini diabetici: uno dell’Abruzzo e l’altro della Sardegna. Questi esempi di generosità hanno fatto fanno allargare il cuore ai presenti, che hanno compreso come ci siano ancora tante persone che pongono al primo posto delle priorità di vita il valore dell’aiuto alle persone in difficoltà.  

Il Progetto Serena, ha spiegato Roberto Zampieri, è nato nel 2013  e con caratteristiche diverse da simili esperienze praticate in altri paesi: “in quanto organizzazione di Volontariato Onlus si pone l’obiettivo di far avere al diabetico, che vive talora con difficoltà questo disturbo metabolico, un cane allerta nel diabete  come un amico che si prende cura di lui in cambio di affetto”.
Roberto Zampieri, dopo aver portato le testimonianze di diabetici e familiari, che hanno visto cambiare la loro vita con questi cani salvavita, ha tenuto a precisare che essi non si sostituiscono al medico e alle medicine o alla terapia, ma svolgono una attività di sostegno alla vita e al benessere del diabetico, che molte volte si è rivelata decisiva, meritandosi il nome di cani salvavita. 
La bontà dei risultati del Progetto Serena, ha continuato l’esperto cinofilo, ha fatto si che in molte città del territorio nazionale sorgessero sedi collegate, personale qualificato e certificato, aumento consistente del numero delle richieste da parte di diabetici e dei loro familiari. Tant’è che i Cani, già pronti nel mese di agosto di quest’anno nel numero di 20, diventeranno 50 nei prossimi mesi per raggiungere il numero di 120  nell’anno prossimo  su tutto il  territorio nazionale.  

Alla fine Roberto Zampieri ha sintetizzato in queste parole la filosofia del Progetto Serena sul rapporto stretto tra diabetico, che soffre, e il cane, che pensa: “Caro amico, ti voglio bene, sento l’odore e perciò so che non stai bene, ti avviso in modo che tu possa stare meglio; se non mi senti e non ti correggi, chiedo aiuto; e se in casa non c’è nessuno, vado verso quell’aggeggio che se lo schiaccio fa rumore”.  In queste poche righe c’è una filosofia di vita che vede, nello specifico, il diabetico e il cane far parte di una vita in comune in cui l’uno si prende cura dell’altro durante la giornata e durante la notte. 

Questa prospettiva nuova ha fatto breccia nell’attenzione degli astanti, che all’atto dei saluti finali hanno voluto avere qualche documento in più come il fumetto intitolato: Sofia e Hope: una storia d’amore. Con il fiuto ti aiuto e il numero telefonico dell’Associazione per eventuali contatti in caso di bisogno.


Il Direttivo dell’Associazione diabetici di Rovigo.