ROVIGO, I DIABETICI E I GIOVANI IN PIAZZA - L’ATTIVITÀ FISICA FA BENE ALLA SALUTE - PREVENZIONE E TERAPIA
Un breve riassunto dell'evento con promessa di pubblicare gli interventi completi riguardanti il tema
ROVIGO, I DIABETICI E I GIOVANI IN PIAZZA , L’ATTIVITÀ FISICA FA BENE ALLA SALUTE - PREVENZIONE E TERAPIA
Questo principio lo abbiamo appreso tutti fin da ragazzi a
scuola, nelle ore dedicate alla ginnastica e nei vari sport del doposcuola. Con
il passare degli anni lo abbiamo dimenticato per tante ragioni, la principale
delle quali il lavoro, molto spesso sedentario.
A ricordarci che l’attività fisica fa bene, una moltitudine di ragazzi con maglietta di
vari colori presenti in piazza per tutta la durata dell’evento “DOLCE-MENTE” –
1^ EDIZIONE” del 20 settembre, dal tema “SPORT – ATTIVITÀ FISICA E DIABETE”.
Bello poi vederli tutti quei ragazzi prendere posto sulle sedie prima occupate
dagli anziani.
A rendere possibile l’eccezionale e stimolante abbinamento è
stata l’Associazione PANATHLON di Rovigo, il CONI di Rovigo e la Polisportiva “MARZANA”
di Granzette.
Grazie a Giampaolo Milan, presidente di PANATHLON, che ha
presentato e ravvivato l’evento con le sue coinvolgenti spiegazioni in tema, è
stato possibile collegare in un unico contesto l’evento.
Dopo il saluto a nome del Sindaco di Rovigo, dell’Assessore
@Patrizia Borile, l’intervento del
segretario dell’Associazione Diabetici, @Fedele Riccio, e della
coordinatrice regionale @Manuela Bertaggia, il tema è stato sviluppato negli
interventi del Dott. @Francesco Mollo, responsabile della Diabetologia di
Rovigo e in quello della maestra di
“Nordic Walking” @Maria Antonella Ricci, le due facce della medesima
medaglia.
L'attività fisica è
prevenzione per tutti e cura per chi ha il diabete. È una medicina che si può
personalizzare, come i medicinali e la corretta alimentazione. Prescrizioni che vanno “tutte” seguite nelle
“dosi” indicate. L’esempio minimo che suggerisce la “maestra” non riguarda il
vero “Nordic Walkink”, disciplina con regole, ma la più semplice camminata con
i “bastoncini” per coinvolgere tutto il corpo, in aiuto e alleggerimento degli
arti inferiori.
Per vincere la battaglia personale nella malattia del
Diabete è necessaria la “motivazione”. Di questo elemento essenziale ha parlato
l’alpinista @Marco Peruffo, 49 anni,
diabetico di tipo 1 dall’età di 10 anni. Coltiva la
passione per l’alpinismo: è stato il primo diabetico italiano e secondo al
mondo a scalare una montagna di 8000 metri senza l’utilizzo di ossigeno
supplementare né l’aiuto di portatori d’alta quota. È fondatore e presidente
dell’associazione di promozione sportiva A.D.I.Q. (Alpinisti Diabetici In
Quota) che dal 2001 promuove l’attività fisica in montagna tra i giovani con
diabete. Il suo modo e passione profusa
nel raccontare le sue esperienze hanno rappresentato la “ciliegina finale”, non
tanto come suggerimento da imitare per la maggior parte delle persone con
problemi, ma come dimostrazione che in tutte le sfide è necessaria la “motivazione”.
Pino Schiesari