SPORT E ATTIVITÀ FISICA: MOTIVAZIONE, IMPEGNO E FATICA
PER VINCERE IL DIABETE
Il racconto e le immagini di Marco Peruffo, prossimo cinquantenne,
alpinista (diabetico di tipo 1 dall’età di 10 anni, condizione nella quale il
pancreas non produce insulina), presente a Rovigo il 20 settembre 2018, invitato
da “panathlon club international” co-organizzatore con l’Associazione Diabetici di Rovigo della Prima
Edizione di “DOLCE-MENTE” (approccio
ragionato all’universo diabete), che prevedeva due eventi, il primo dei quali
lo “SPORT-ATTIVITÀ FISICA E DIABETE” ed un secondo evento svoltosi sabato 22
settembre con tema il “PROGETTO SERENA – UN CANE SALVAVITA PER AMICO”.
Marco Peruffo, veneto vicentino, da circa trenta anni
coltiva la passione per l’alpinismo: è stato il primo diabetico italiano e
secondo al mondo a scalare una montagna di 8000 metri (è arrivato fino a 7100 metri
a causa delle proibitive condizioni) senza l’utilizzo di ossigeno supplementare
né l’aiuto di portatori d’alta quota. Ha raccontato questa sua esperienza e commentato
due video che non abbiamo riportato in questo nostro a causa della scarsa
qualità delle immagini dovute alla luce diurna, preferendo estrarre da un suo
video in rete (prodotto per la BAYER) alcune sequenze che abbiamo messo alla
fine.
È fondatore e presidente dell’associazione di promozione
sportiva A.D.I.Q. (Alpinisti Diabetici In Quota) che dal 2001 promuove
l’attività fisica in montagna tra i giovani con diabete.
Il suo modo e la passione profusa nel raccontare le sue
esperienze, hanno rappresentato la “ciliegina finale”, non tanto come
suggerimento da imitare per la maggior parte delle persone che hanno problemi,
ma come dimostrazione che in tutte le sfide è necessaria la “motivazione”.
In questa manifestazione il suo intervento è stato
introdotto, da Giampaolo Milan, presidente della PANATHLON di Rovigo e dal
dott. Francesco Mollo, il quale ha ricordato che Marco Peruffo è già stato testimone
a Rovigo, nell’anno 2005 in analoga manifestazione nella quale si è parlato di
diabete e altre patologie e dello sport ed attività fisica quale cura, preludio
e promozione delle varie iniziative della sanità locale che sono state
realizzate successivamente.
Guardiamo il video ed ascoltiamo le parole di Marco. Il suo
esempio, come quello degli altri numerosi sportivi con diabete, è la prova
provata che l’attività fisica costante è la medicina necessaria per contrastare
tutte le forme di diabete e altre patologie. Ognuno di noi lo deve fare secondo le proprie
capacità, problemi e prescrizione del medico, che non deve più dire “muoviti di
più” ma fare vera diagnosi e dare precise istruzioni come previsto dalle
recenti deliberazioni della Regione Veneto.
Da parte nostra dobbiamo "vincere il timore della fatica" e riabituarsi ad aver la “voglia”
di far fatica per ottenere salute e soddisfazione, come competizione personale
per raggiungere il traguardo di una serena e sana vecchiaia. Questa è la "motivazione" da seguire con costanza e impegno.
A proposito del timore e paura della “fatica”, Marco Peruffo
ha concluso citando Pierre De Coubertin, fondatore delle moderne Olimpiade, che
considerava la fatica come un “perfetto sistema democratico” in grado di
restituire a ciascuno il beneficio in proporzione alle capacità e impegno profusi.
Pino Schiesari