domenica 25 novembre 2018

ENZO BONORA: CELEBRIAMO LE PERSONE CHE LOTTANO CONTRO IL DIABETE

ACCORATO VIDEO DEL PROF. ENZO BONORA
IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE NON DEL DIABETE

MA DELLE PERSONE CHE LOTTANO CONTRO IL DIABETE


Oggi in tutto il mondo si celebra la giornata mondiale del diabete, io però credo che il nome non sia quello giusto, a me non piace questo nome “giornata mondiale del diabete”; io credo che sarebbe più logico definirla giornata mondiale delle persone che lottano contro il diabete.



Noi abbiamo giornata di celebrazione per le mamme, festa della mamma, per il papa, per i nonni, per i defunti; celebriamo vittorie, celebriamo liberazioni; ovviamente abbiamo natale, pasqua e altre feste; non dovremmo avere una celebrazione per una malattia, una giornata che celebra una malattia; noi dobbiamo invece celebrare chi vive con quella malattia e chi partecipa alla lotta contro quella malattia, ovviamente in primis chi vive con la malattia.

Dobbiamo celebrare bambini e ragazzi che si fanno iniezioni più volte al giorno di insulina per la vita; bambini anche piccolissimi che sono in grado di gestire sofisticati microinfusori che utilizzano sensori che li indossano a volte con senso di sfida nei confronti degli altri.
Poi celebriamo i papà e le mamme che mettono la sveglia di notte per potere andare a vedere se per caso la glicemia del loro piccolo è scesa troppo e per intervenire.
Celebriamo i ragazzi che calcano i campi di calcio che si cimentano con lo sport nei palazzetti, nelle piscine, sui campi di atletica, che con il diabete vincono, che primeggiano.
Celebriamo quelli che dovendo andare in palestra devono pensare se ridurre la dose di insulina, se mangiare un po di carboidrati, se fare entrambe le cose e a volte non è facile.
Celebriamo quelli con il diabete che hanno attraversato a nuoto e attraverseranno nuoto lo stretto di Messina o quelli che hanno scalato o scaleranno montagne altissime ed è già successo anche 8.000 metri o quelli che vanno a correre con la malattia alla maratona di new york o altre maratone un po più nostrane.
Celebriamo quelli che si astengono dalle bevande zuccherate perché hanno capito che in un attimo la glicemia schizza alle stelle, ma anche quelli che le bevande zuccherate devono averle sotto mano perché qualche volta la glicemia va troppo bassa e vanno in ipoglicemia, la devono correggere; quelli che vorrebbero mangiarne un etto di quella certa cosa ma devono limitarsi a 70 grammi;
Celebriamo quelli con il diabete ai quali fanno schifo i legumi fanno, schifo i pesci e altri alimenti che gli raccomandiamo di mangiare e loro si adattano li mangiano davvero; quelli a cui dà fastidio mangiare la verdura eppure si adattano perché sanno che se mangiano la verdura la glicemia salirà di meno.
Celebriamo le giovani donne che partoriscono bambini bellissimi con il diabete e a volte anche più di uno perché non gli diciamo mai di farne uno solo, se ne vogliono fare più di uno;
Celebriamo i papà che attraversano l'oceano in aereo con un cambio di fuso orario che li mette in difficoltà quando hanno il diabete perché devono ripensare a come farsi l’iniezione delle basale, quanto durerà, a che ora devo farla.
Celebriamo quelli col diabete che hanno orari di lavoro che non sono particolarmente adatti a loro malattia e anche quelli che devono mangiare in mensa o lontano da casa e che tutte le volte devono arrabattarsi per pensare a cosa devono mangiare e a trovare quello che è più giusto che mangino seguendo certe raccomandazioni che noi vi diamo e quelli che devono prendere cinque o sei tipi di pastiglie a volte anche di più e quelli che devono fare più iniezioni al giorno a volte anche delle iniezioni extra per aggiustarsi degli improvvisi rialzi della glicemia e quelli che non devono confondere la penna dell'insulina rapida con la penna dell'insulina lenta e che qualche volta quando succedevano veramente in difficoltà.
Celebriamo quelli che delle volte si chiedono ma all'iniezione me la sono già fatta ? e diventa un dramma.
Celebriamo quelli che hanno capito che anche se fa freddo possono uscire a fare una passeggiata come gli è stato suggerito.
Celebrano gli anziani con il diabete che a volte ne vanno fieri che non mollano come è giusto che sia.
Celebriamo quelli che accompagnano il nonno o il papà o la mamma in carrozzella all'ambulatorio del piede diabetico anche se magari la carrozzella si fa fatica a farla mettere dentro la macchina.
Celebriamo quelli che nonostante l'età come la mia mamma vanno sulla cyclette e pedalano per un'ora perché hanno capito che in quel modo la glicemia scende e magari riescono a mangiarsi una fetta di torta e poi facendo la glicemia pedalando sulla cyclette, furbacchioni.
Celebriamo quelli che hanno avuto la reazione autoimmune che gli ha distrutto tutte le beta cellule e che stanno aspettando la cura che gli rimpiazzi queste benedette beta cellule in maniera che non debbano più farsi le iniezioni di insulina.
Celebriamo quelli che non hanno mangiato più dei loro amici eppure gli è venuto il diabete tipo 2 .
Ma celebriamo anche i medici gli infermieri i dietisti podologi psicologi tutti quelli che curano le persone col diabete che vorrebbero avere molto più tempo a disposizione per queste persone perché sanno che hanno bisogno di molto più tempo e sono dispiaciuti per non avere più tempo ma devono cercare di accontentare tutti.
Celebriamo i ricercatori nel campo del diabete in Italia, ne abbiamo tanti molto bravi fra i migliori al mondo, hanno aiutato a capire molte cose sulla malattia, molti di loro sono giovani, hanno dei sogni che stanno inseguendo e anche se gli danno mille euro al mese loro qui sogni continuano inseguirli
E li celebriamo, celebriamo i volontari delle associazioni che aiutano assistono difendono le persone con diabete e sono tanti.
Celebriamo tutti questi e anche molti altri che non ho citato.

Ci sono 500 milioni di persone col diabete nel mondo che li celebriamo tutti; celebriamo loro, non celebriamo quel bastardo del diabete, come lo chiamo io, un bastardo: so che questo termine non piace ma è un bastardo e noi non dobbiamo celebrare lui.
Non è la giornata mondiale del diabete, ma la giornata mondiale delle persone che lottano contro il bastardo.
Lui lo combattiamo, lui lo sconfiggiamo; ogni giorno viene sconfitto milioni di volte, nelle case delle famiglie, negli asili, nelle scuole, nelle università, sui campi di calcio, nei palazzetti, nelle palestre, nelle piscine. Viene sconfitto, viene sconfitto sui luoghi di lavoro nei luoghi di svago, viene sconfitto negli ospedali, nelle sala parto, nelle residenze per anziani; milioni di volte viene sconfitto nei laboratori di ricerca; milioni di volte ovunque dove ci sia una persona con diabete; lui bastardo spessissimo quasi sempre viene sconfitto.

Noi celebriamo quelli che vincono queste battaglie; noi celebriamo loro non il bastato, il bastardo va sfidato, il bastardo va combattuto, il bastardo va sconfitto, il bastardo va dominato, dominato!
Quindi bambini, bambine, ragazze e ragazzi, adolescenti, giovani, adulti, persone di età matura, anziani, anziani come me, vecchi, grandi vecchi con il diabete, continuiamo questa nostra battaglia.
Dobbiamo cercare di sconfiggerlo, non in tante, ma in tutte le circostanze dobbiamo vincere.
Che la forza sia con voi; che la forza sia un po’ anche con noi.
Arrivederci.



IL VIDEO



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P.S. - Abbiamo tratto il testo dal video originale in Youtube a questo indirizzo:


La punteggiatura potrà risultare arbitraria rispetto al testo parlato, come potrà risultare qualche termine non bene trascritto.

Il testo del video può essere scaricato da:  

https://docs.google.com/document/d/1_JlGXhxwbVWhoh-P-UQ5NGZEcq7G-SsId3v6uwZBTHo/edit?usp=sharing